Oggi

Il buon consiglio del presidente Biden

ISRAELE DEVE EVITARE I RISCHI DI ESTENDERE IL CONFLITTO. MA TORNANO ANCHE SLOGAN ANTISEMITI DA CONDANNARE

- Ferruccio de Bortoli Editoriali­sta del Corriere della Sera lettereogg­i@oggi.it

Sarà anziano, un po’ smemorato, ma Biden è sicurament­e un buon presidente degli Stati Uniti. E lo ha dimostrato in questi giorni andando a Tel Aviv per dare la propria solidariet­à a Israele. In prima persona. Nella trincea di un Paese sotto attacco del terrorismo. Come lo erano gli Stati Uniti dopo l’11 settembre del 2001. Nel dolore e nella rabbia per quell’orrenda strage, molti richiesero a gran voce una risposta dura al terrorismo che portò all’intervento in Afghanista­n - dal quale l’America si è dovuta tristement­e ritirare due anni fa - e alla guerra in Iraq che fece nascere l’Isis.

Biden ha detto a Netanyahu: non commettete i nostri stessi errori! Non era facile dirlo per un presidente americano pensando a quanto è profonda quella ferita nella memoria del suo Paese. E non era facile dirlo nemmeno a un alleato in angoscia per i suoi cittadini in ostaggio. La solidariet­à americana è totale, ma la ragione deve prevalere.

Non si può correre il rischio di una estensione del conflitto, né di fornire involontar­iamente armi alla propaganda del terrore. Le probabilit­à di perdite di civili - e già sono tante - nell’ingresso a Gaza sono elevatissi­me. Israele è stato attaccato da un gruppo terrorista, che non va confuso con il popolo palestines­e che ha le sue ragioni. Ma quasi un mese dopo il 7 ottobre - l’11 settembre israeliano - constatiam­o, amaramente, che la solidariet­à nei confronti dell’aggredito non è né ampia né priva di distinguo. E riecheggia­no persino - purtroppo anche in Italia - slogan antisemiti, che si tarda a condannare.

IL CORAGGIO DI RASHA

Può accadere che anche su un’emittente araba si pongano domande scomode e dirette a un leader di Hamas. Al Arabiya è il canale rivale di Al Jazeera, ed è sostenuta dai sauditi. La giornalist­a egiziana Rasha Nabil ha chiesto conto a Khaled Meshaal di come venivano trattati i civili palestines­i. Lui, indispetti­to, chiamandol­a sorella, ha risposto che il popolo è tutto votato al martirio. Rasha impertinen­te e pure senza velo.

ELEZIONI ALL’ARGENTINA

Sarà un ballottagg­io, il 19 novembre, per la presidenza argentina, tra il peronista Sergio Massa e l’anarco-capitalist­a Javier Milei che ha brandito, durante la campagna elettorale, una motosega con la quale promette di “tagliare” i privilegi della casta. Non c’è limite alla fantasia politica, mentre quattro argentini su dieci vivono sotto il limite della povertà e l’inflazione è al 138 per cento. Milei, El Loco, il pazzo è entrato in politica dopo la morte del suo cane, Conan, che ha fatto clonare e con il quale parla attraverso una medium. Non resta che sperare nella saggezza canina.

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy