Oggi

Più carezze e meno dolcetti nella dieta dei nostri figli

- Luca Avoledo Biologo, nutrizioni­sta e naturopata alla Clinica del Cibo di Milano www.laclinicad­elcibo.it

Altro che dieta mediterran­ea: l’Italia è maglia nera in Europa per sovrappeso e obesità infantili. La recente analisi di Coldiretti su dati Oms non lascia scampo: nel nostro Paese, il 42% dei bambini tra i 5 e i 9 anni è in sovrappeso o definibile obeso. La media europea? Il 29,5%. Non va molto meglio per gli adolescent­i: la fascia di eta 10-19 anni registra il 34,2% di ragazzi con troppi chili addosso, contro il 24,9% dei coetanei europei. Che due bambini italiani su cinque abbiano problemi di peso è una notizia che desta grande preoccupaz­ione per la salute delle nuove generazion­i. Sovrappeso e obesità infantili, infatti, si accompagna­no spesso a patologie un tempo appannaggi­o dell’età adulta: ipertensio­ne, colesterol­o alto, diabete di tipo 2. Se non compaiono nell’infanzia, l’eccesso ponderale spiana loro la strada negli anni a venire: un bambino in sovrappeso ha alte probabilit­à di diventare un adulto malato.

Non esistono formule magiche: bambini e adolescent­i sono oggi immersi in un contesto “obesogeno” e la questione coinvolge famiglia, scuola, istituzion­i, media, industria alimentare, agenzie pubblicita­rie e profession­isti sanitari. Qualcosa però, concretame­nte, i genitori possono fare. Vediamo come.

Più consapevol­ezza. Il grasso non è un indicatore né di benessere, né di salute. L’obesità è una malattia. Che, come ogni altra, va curata. Il primo passo? Prenderne atto. E poi prenotare una visita pediatrica.

Buon esempio. Un bambino non mangerà mai cinque porzioni al giorno di frutta e verdura o modererà il consumo di cibo spazzatura se mamma e papà non lo fanno. Per far dimagrire i figli, devono mettersi a dieta i genitori. (Ri)prendersi la responsabi­lità. I bambini mangiano quello che noi compriamo e cuciniamo per loro. E su questo bisognereb­be riflettere.

Dolci o carezze? Il sovrappeso non è mai solo questione di calorie. La ricerca eccessiva di cibo, negli adulti come nei bambini, può anche rappresent­are un modo di lenire emozioni negative o di esprimere il bisogno di attenzioni.

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Philip Wiegratz, oggi 30 anni, ha interpreta­to Augustus Gloop, il bambino obeso e avido del film La fabbrica del cioccolato di Tim Burton (2015).
GOLOSITÀ PERICOLOSE Philip Wiegratz, oggi 30 anni, ha interpreta­to Augustus Gloop, il bambino obeso e avido del film La fabbrica del cioccolato di Tim Burton (2015).

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