Lavori fatti male? Le vie per difendervi
Ristrutturazioni o manutenzioni sbagliate, problemi di posa, magagne varie. Contestate così tutti i difetti
«Il tuo parchettista ti odia», ha commentato un follower davanti all’immagine di Chiara Ferragni nel nuovo super attico a Citylife, Milano, in cui il pavimento di legno sembra posato male. «Il mio falegname con 30 mila lire lo faceva meglio», ha scritto qualcuno. Ma, commenti social a parte, che cosa fare se una ristrutturazione, dai pavimenti all’installazione dei sanitari alla posa delle piastrelle, non viene fatta come si deve, se non si concludono i lavori o vengono a galla magagne e malfunzionamenti?
Garanzia. È valida 2 anni dalla consegna dei lavori ultimati e 10 se il vizio compromette un intero edificio. Potete pretendere che l’impresa sistemi il lavoro fatto male a proprie spese, se pensate sia in grado di farlo.
Sconto. In caso di difetti lievi potete chiedere una riduzione della cifra concordata, già pagata o da pagare, o sospendere il pagamento fino a esecuzione corretta del lavoro.
Vie legali. Se l’azienda o il soggetto appaltatore non viene incontro alle vostre esigenze o viene meno la fiducia, potete non pagare un lavoro. Si chiama eccezione per inadempimento (il Codice civile dice che «non è obbligatorio adempiere verso chi è inadempiente»), ma occorre dimostrare che la ditta ha compiuto un errore.
Chi stabilisce l’entità dei difetti? Può farlo il giudice o un organismo di mediazione, che cerchi di trovare un accordo, in assenza del quale si può avviare una causa.
I tempi. Per i vizi di poco conto la contestazione va inviata entro 60 giorni dalla rilevazione del danno, mentre un’eventuale causa va intentata entro 2 anni. Se i problemi sono più strutturali, per esempio hanno a che fare con i muri di una casa, c’è 1 anno per la segnalazione e 3 per la causa.
I modi. La contestazione va inviata, da voi o dal vostro avvocato, per raccomandata con ricevuta di ritorno, o via Pec, alla sede legale della ditta o del professionista che ha eseguito i lavori. Occorre indicare i dati dell’immobile, i lavori da contestare e l’intimazione a rimediare agli errori.