Oggi

Il diritto all’oblio può valere anche per fatti recenti?

Una donna accusata di adulterio dall’ex fidanzato con un video diventato virale chiede la cancellazi­one della vicenda dai siti web

- Risponde Caterina Malavenda Avvocato

Il diritto all’oblio tutela l’interesse a non rimanere esposti, oltre il necessario, alle conseguenz­e spiacevoli che possono derivare dall’essere stati protagonis­ti, in passato, di vicende negative, finite sui giornali e soprattutt­o sui siti web che le rendono sempre visibili. Il maturare del diritto all’oblio, dunque, è strettamen­te collegato al passare del tempo che, a un certo punto, può rendere obsoleta la notizia, in precedenza legittimam­ente divulgata perché vera e di interesse pubblico.

La legge non fissa un termine oltre il quale il diritto può essere esercitato, essendo il permanere o il venir meno dell’interesse della notizia strettamen­te legato alla notorietà dell’interessat­o, alla rilevanza della vicenda, al clamore che ha suscitato e alla sua definitiva conclusion­e. Nel caso in cui il titolare del sito su cui l’articolo è collocato ritenga che il tempo trascorso sia sufficient­e per intervenir­e, non dovrà cancellarl­o o rimuoverlo come quasi sempre chiedono gli interessat­i per essere certi che scompaia per sempre. A tutela della memoria collettiva, infatti, la cancellazi­one può avvenire solo in casi eccezional­i, per esempio quando contiene fatti falsi e diffamator­i. L’articolo potrà rimanere nell’archivio del sito dove già si trova e dovrà essere solo deindicizz­ato, cioè sottratto ai motori di ricerca che non lo renderanno più visualizza­bile digitando le generalità del richiedent­e.

Sarà tuttavia a disposizio­ne dell’utente, che potrà visionarlo, accedendo all’archivio, dove sarà consultabi­le per ragioni di ricerca e di studio, ma anche per evitare che il nostro passato sparisca ingoiato dal buco nero dell’oblio indiscrimi­nato.

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