Oggi

Meglio il premierato

- (C.V.)

Gentile direttore, sul numero 46 ho letto diversi articoli, in primis l’editoriale del dottor de Bortoli, piuttosto contrari al Premierato. Io sono un Presidenzi­alista perché ritengo che solo in tal caso il potere è effettivam­ente nelle mani del popolo sovrano, come afferma la Costituzio­ne. In Italia l’unico potere che hanno i cittadini è di firmare una delega in bianco ai partiti politici. Due esempi: 1) nel 1996 i cittadini elessero come premier Prodi, nel 1998 i partiti politici fecero destituire Prodi per mettere al suo posto D’Alema; io nel 1996 votai Centrosini­stra, nel 2001 ho votato Scheda Bianca perché giudicavo positivame­nte i cinque anni di governo di Centrosini­stra, ma votare Centrosini­stra significav­a avallare il golpe D’Alema. 2) Nella passata legislatur­a il Movimento 5 stelle ha creato un Governo prima con la Lega, successiva­mente con il Partito Democratic­o. Non dico che il Premierato proposto dal Centrodest­ra sia la soluzione ottimale, però vorrei che i partiti fossero più fedeli alle indicazion­i degli elettori.

Piero Mataloni

La nostra Costituzio­ne si basa sull’equilibrio dei poteri, esigenza che è figlia del Ventennio fascista dove il potere stava in una mano sola. Il premierato, così come parrebbe averlo proposto Giorgia Meloni (aggiustame­nti sono ancora in corso), toglie significat­o alla figura dell’arbitro di questo equilibrio, cioè il presidente della Repubblica. Più in generale, concordo con lei che quando un esecutivo, espresso dal voto dei cittadini, non ha più i numeri per governare, tornare alle urne sarebbe la via più auspicabil­e, rispetto a qualsiasi soluzione che quel voto tradisce.

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