A PASSEGGIO NEI DOLCI SAPORI DELLE FESTE
Mercatini, eventi e manifestazioni per vivere le tradizioni in famiglia e con gli amici. Le specialità gastronomiche che proprio non potete perdere
Nel nostro Paese, il Natale trova a tavola il momento rituale più condiviso. Accanto alle celebrazioni ci sono le tradizioni gastronomiche, che variano a seconda delle Regioni e che possono essere scoperte grazie ai tanti mercatini ed eventi.
DELIZIE, PROFUMI E CALICI
Aromi di dolci, di spezie, di prelibatezze della tradizione. C’è solo l’imbarazzo della scelta in Trentino, terra che offre delizie perfette per il periodo natalizio. A partire dal Mercatino di Siror a Primiero San Martino di Castrozza, il più antico della Regione, dove si scoprono il Brazedel, ciambella che si portava al braccio (da qui il nome) donata da padrino a figlioccio come buon auspicio, e la Carne fumada, salume ottenuto dall’affumicatura della carne di manzo. Il 9, 16 e 17 dicembre il profumo di biscotti natalizi si diffonderà a Tonadico, a Palazzo Scopoli, che ospita la Casa del cibo, museo diffuso del gusto: laboratori per tutti, con dolci dell’inverno. Il fascino di Castel Avio vive grazie al mercatino che si svolge nel cortile, con formaggi, vini e birre artigianali locali, mentre nel Garda trentino, ad Arco, sino al 7 gennaio, si gustano gnocchi boemi, polenta e gulasch dalle radici asburgiche. In Val di Fassa, a Moena,
i mercatini propongono il famoso Puzzone dop e i Ciaroncié, ravioli triangolari di magro. A Rovereto
spettacoli, attività per i più piccoli e Sorsi di Natale,
per degustare i migliori vini del territorio, tra cui le bollicine Trento doc. Viaggio tra cantine e distillerie, con visite guidate, degustazioni e lo spettacolo teatrale La Notte degli alambicchi accesi, dedicato all’arte della distillazione artigianale della grappa,
nel borgo di Santa Massenza, dal 7 al 10 dicembre. Nella valle più settentrionale dell’Alto Adige, la Valle Aurina, si assaggiano gli Schlutzkrapfen, con ripieno di spinaci, ricotta e patate, e il re della tavola imbandita, ossia il formaggio grigio, specialità a base di latte magro acido, mangiato al naturale o condito con olio, aceto e cipolla, o usato nei canederli. Bimbi con le mani in pasta? Sì, a Lana, alla Bottega dei biscotti, per impastare, infornare e decorare squisiti biscotti natalizi. L’8 dicembre c’è L’Avvento contadino a Collalbo, presso la stazione del trenino del Renon: gli agricoltori della zona offrono prodotti naturali, oggetti d’artigianato e prelibatezze fatte in casa, come vin brulè e zuppa di gulasch. Allo storico maso Plattner, il museo dell’apicoltura di Costalovara, porte aperte nel periodo dell’Avvento per offrire un’esperienza gratuita, alla scoperta del mondo delle api, con tanto di degustazione di punch al miele. Per chi ama la buona tavola e le delizie del Natale, a Merano corsi di cucina per adulti al Taste academy: biscotti, canederli, mezzelune, spaetzle, strudel e dolci delle feste non avranno più segreti.
CANTINE E BISCOTTI
Abbinamenti di cibi e vini del Natale anche in Friuli Venezia Giulia, dove a dicembre si possono vistare tante cantine e scoprire le eccellenze enologiche e gli abbinamenti più appropriati con i piatti delle festività (con il Movimento turismo del vino regionale). Tra questi i kipfel, biscotti alla vaniglia di origine austriaca, la pinza dell’Epifania e la gubana, ricco dolce conviviale; e poi i tipici gnocchi di susine, brovada e muset, di buon augurio ai pranzi natalizi e per festeggiare il nuovo anno. A Sacile (Pn) si rinnova
In Piemonte, sino al 17 dicembre, c’è il Magico paese di Natale, evento diffuso nelle Langhe-Roero e Monferrato
La cucina contadina torna protagonista nelle manifestazioni di piazza pre-natalizie
l’appuntamento con il Natale in città, tra luminarie, artigianato e gastronomia; l’8 mercatino dell’avvento con la Festa del radicchio rosa di Sacile. In Piemonte, per sei weekend sino al 17 dicembre, c’è il Magico paese di Natale, evento diffuso nelle Langhe-Roero e Monferrato. Un tripudio di luci e colori, per la gioia dei bambini, nel borgo di Govone, con il Castello Reale dove risiede Babbo Natale, a San Damiano d’Asti, con il Presepe vivente, e ad Asti: qui il mercatino offre prodotti tipici di varie regioni, come pane con il bollito, caciocavallo “impiccato”, panzerotti pugliesi dolci e salati, polpette e polpettone, farinata, arancini, crespelle e calzoni, cannoli, succo di mele caldo e birra locale.
ECCELLENZE DEL TERRITORIO
Cattolica veste i panni della Regina di Ghiaccio: dal 2 dicembre al 7 gennaio si pattina sulla pista di ghiaccio in piazza Primo Maggio, per poi ristorarsi con le golosità romagnole. Tra queste il miacetto, il dolce della Vigilia la cui etimologia si lega forse alla parola mnàcia, mosto. Così, infatti, è chiamato ancora in molte delle più vecchie famiglie del paese che ne conservano le ricette centenarie. Nelle giornate del 3, 8, 9, 10 e 17 dicembre, a Sant’Agata Feltria le trattorie offrono I piatti dell’avvento, come la buzega, antica zuppa contadina alle castagne. Mentre a Fontanellato (Pr), oltre al mercatino sono proposti degustazioni e laboratori. Per chi vuole portare a casa qualche eccellenza del territorio, si spazia dal Parmigiano Reggiano allo zampone, al cotechino. Dal 25 novembre al 6 gennaio torna nei borghi della provincia di Pesaro e Urbino Il Natale che non ti aspetti: presepi viventi, animazioni e golosità del territorio. A Frontone si assaggia la crescia, antico pane azzimo schiacciato, farcito con la Casciotta
d’Urbino dop, nata nel ‘500, e di cui era appassionato Michelangelo. A Piobbico si gusta il bostrengo, dolce natalizio a base di riso, pane raffermo, frutta essiccata, burro, uova e zucchero, arricchito da arancia grattugiata e un goccio di rum. Le soffici Zeppole sono la specialità di Paravento di Cagli, mentre a Pergola ci si delizia con il Cioccovì, liquore che racchiude la cremosità del cioccolato miscelato col noto vino di visciole selvatiche, amato già dal Duca Federico da Montefeltro. Dall’8 al 10 dicembre a Montelupone c’è Mielemente, mercatino dedicato al miele. Si potranno scoprire 22 tipi di torrone, da quello di Cremona al mandorlato veneto, l’idromele, liquore dalla storia millenaria, e il Melitites, il primo vino al miele nato proprio nelle Marche. In Abruzzo si va per borghi alla scoperta delle tradizioni del Natale su un treno storico che parte da Sulmona (dal 25 novembre al 7 gennaio), attraversa paesaggi innevati sin verso le pendici della Maiella per poi sostare nei variopinti mercatini di Campo di Giove, Roccaraso e Castel di Sangro. Qui si cederà alla gola con polenta, zuppa di legumi e castagne, arrosticini di pecora, carni e formaggi alla brace. A Campo di Giove provate il Pappone a base di pane raffermo, patate, verdura e pancetta.
PRESEPE VIVENTE
Dal 1° dicembre al 7 gennaio il cuore di Matera si anima col Christmas Village: si potrà assistere a spettacoli con artisti di strada, concerti e canti, ammirare il Presepe in cartapesta e lasciarsi tentare dalle ricette della tradizione lucana, come il miele di Ripacandida da assaporare sul pane di Matera igp, il Peperone crusco di Senise igp, ingrediente dei natalizi ravioli ripieni anche di baccalà.