Italiani sonnambuli, serve una scossa
SECONDO I DATI DEL CENSIS, NON SIAMO MAI STATI COSÌ BENE. MA LE NOSTRE PAURE SONO PARALIZZANTI
ITALIANI
Gliela dico in ventuno parole: non siamo mai stati così in salute come adesso, mai stati così laici, mai stati così occupati, mai stati così liberi…
Scusi, ma “noi” chi?
Noi italiani.
E chi lo dice?
Lo dice il Censis.
E che diamine è il Censis?
Il Centro studi investimenti sociali. Sociologi. Famosissmi. Non li conosce solo lei. Ne è presidente il professor Giuseppe De Rita. Stilano ogni anno, da cinquant’anni, un rapporto sul Paese. Ci azzeccano praticamente sempre, descrivendoci ogni volta in un modo a cui non avevamo pensato, e che, alla lunga, si rivela giusto.
Politicamente?
Niente. De Rita è un cattolico a mille carati, ma nella sua creatura nessun partito ha mai osato mettere il naso.
Quindi, a sentire questi del Censis, le cose non andrebbero così male.
No, un bel Paese, in procinto di far nascere qualcosa, un Paese con le doglie. Se lo si guarda da fuori, o dall’alto, come fanno appunto i sociologi bravi. Tutt’altra cosa se si va a indagare nelle nostre teste, cioè se si va a vedere che cosa pensiamo di noi stessi.
Già, nessuno parla male degli italiani come gli italiani.
Non è solo questo. È che siamo pieni di paure. Paura della guerra, paura del crac finanziario, paura per i giovani, paura del disastro climatico, paura dell’invasione dei migranti, paura della malavita, paura del terrorismo. A domanda, su ciascuno di questi capitoli la maggioranza degli italiani risponde: «Si, ho paura». Al punto che, benché le cose non vadano affatto tanto male come si ritiene, proprio queste paure possono risultare paralizzanti, vanificare i miglioramenti che sono chiaramente alla nostra portata.
Quindi?
Quindi, facciamoci coraggio e andiamo avanti. Smettiamo di essere, come certifica il Censis, un Paese di sonnambuli. Ciechi dinanzi a processi economici e sociali largamente prevedibili che andrebbero contrastati se solo non fossimo convinti di essere irrimediabilmente al declino (lo pensa l’80,1%). Un solo esempio? Nel 2050 l’Italia avrà perso complessivamente 4,5 milioni di residenti.
DELITTO CECCHETTIN
Filippo Turetta è stato interrogato in carcere per nove ore. Lungo pianto, e confessione piena, resa però in modo da escludere la premeditazone, di cui invece gli inquirenti sono convinti. I genitori sono andati a trovarlo in carcere. L’autopsia ha rivelato che Giulia Cecchettin è morta per una coltellata al collo (tra le circa 20 ricevute), agonia di 25 minuti. I funerali si sono svolti martedi 5 dicembre.
ISRAELE SENZA TREGUA
In Israele la tregua è finita e sono ricominciati i bombardamenti (200 morti solo il primo giorno). Statunitensi e qatarini fanno sapere che le trattative però continuano e che le possibilità di una nuova interruzione della battaglia sono alte. Dopo lo scambio di prigionieri
restano ancora nelle mani di Hamas 137 ostaggi.
ALTRE NOTIZIE
Polemiche per il fatto che l’Italia ha perso la gara per Expo 2030, che avrebbe generato un indotto di una cinquantina di miliardi. L’Arabia Saudita, che ha vinto, ne ha spesi il triplo per convincere i giurati di tutto il mondo • L’Europa ha sbloccato i 16,5 miliardi della quarta rata del Pnrr • L’Opec, l’Organizzazione dei Paesi Esportatori del Petrolio, ha deciso di tagliare di un altro milione di barili la produzione. Il presidente Vladimir Putin è felice: il prezzo del greggio resterà di almeno 90-100 dollari a barile, garantendo ai russi le risorse per continuare la guerra (che è in stallo e con il presidente Volodymyr Zelensky sempre meno amato dagli ucraini) • La carne coltivata sarà proibita in Italia (Mattarella alla fine ha firmato il decreto), ma l’Unione europea ci obbligherà a ripensarci.
FAMOSI
Politico.eu ha assegnato a Giorgia Meloni il primo posto nella classifica dei leader continentali “doers”, “quelli che fanno” («è un camaleonte») • Re Carlo s’è presentato al Cop28 di Dubai (la Conferenza sul clima) con una vistosa cravatta nei colori della bandiera greca: il suo modo di annunciare al governo di Londra che i marmi del Partenone vanno restituiti ad Atene (che li reclama) • Il generale Roberto Vannacci, autore del famoso libro qualunquista best-seller dell’estate, è stato nominato Capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri dell’Esercito (Comfoter). Un modo per togliergli la voglia di candidarsi alle Europee con la Lega • Eike Schmidt, direttore degli Uffizi di Firenze, è diventato cittadino italiano e, se vuole, può candidarsi a sindaco di Firenze • Elon Musk è volato in Israele per parare le accuse di antisemitismo • Pupo è in tournée in Russia • Il comune di Ladispoli ha annullato il concerto di capodanno di Emis Killa per via di una sua canzone che inneggia al femminicidio («Preferisco saperti morta, che con un altro / Vengo a spararti»).
NUMERI
30 milioni di euro: il guadagno di Jannik Sinner quest’anno. Senza contare le sponsorizzazioni di
Gucci e Rolex, di importo ignoto.
MALATI
Marianna Budanova, 30 anni, moglie del capo dell’intelligence militare ucraina, avvelenata con metalli pesanti (potrebbero essere stati anche gli ucraini nemici di Zelensky) • Diego Dalla Palma, 73, truccatore, caduta di schiena (scivolato sul pavé per via delle “belle scarpe”) • Shannen Doherty, 52, attrice, cancro alle ossa • Tathiana Garbin, 46, allenatrice delle tenniste azzurre, tumore molto aggressivo • Alessandro Meluzzi, 68, psichiatra, criminologo e da ultimo metropolita e arcivescovo della Chiesa ortodossa italiana autocefala (Alessandro I), ischemia cerebrale (è grave) • Alberto Scagni, 43, assassino della sorella, in coma perché pestato dagli altri detenuti.
MORTI
Margherita Botto, 74, francesista, traduttrice di Emmanuel Carrère, Alexandre Dumas e Stendhal (suicidio assistito in Svizzera) • Marisa Cinciari Rodano, 103, ultima parlamentare vivente della prima legislatura
• Elliott Erwitt, 95, uno dei più grandi fotografi del Novecento • Alessandro Figà Talamanca, 85, grande matematico • Larry Fink, 82, fotografo statunitense • Sante Gaiardoni, 84, campione di ciclismo su pista • Henry Kissinger, 100, ex segretario di Stato americano
• Marcello Marziali, 85, attore, il Gino de I delitti del Barlume • Roberto Pazzi, 76, scrittore • Elliot Silverstein, 96, regista statunitense (Cat Ballou, Un uomo chiamato cavallo )• Mihály Vajda, 88, intellettuale di sinistra ungherese • Vassilis Vassilikos, 90, scrittore greco (Z. L’orgia del potere )• Franco Zuccalà, 83, giornalista sportivo della Rai.
FRASE
«L’Europa così com’è non funziona più. Per avere un futuro nel mondo multicentrico e postatomico occorre diventi uno Stato», l’ex premier Mario Draghi.