UNA PICCOLA SCUGNIZZA
«Sono un po’ capa tosta anche adesso», dice Maria Esposito. Che ha un mito: Sophia Loren
Maria Esposito ha l’aria da bambina e faccino intenso. Napoletana, papà operaio e mamma casalinga, prima di interpretare Rosa Ricci in Mare fuori ha lavorato nel centro estetico della sorella. «Mi ha dato un bel senso di responsabilità. Anche se un po’ mi annoiavo, perché non volevo fare l’estetista», dice. Ora, a 20 anni, ha anche scritto un libro, Una luce tra i vicoli (Mondadori Electa). «È una specie di vocabolario dell’anima. In ogni capitolo, una parola-chiave è lo spunto per un ricordo. Quindi si parla di Napoli e dei Quartieri Spagnoli, della mia famiglia, dei miei amici e dei miei sogni. È il mio “piccolo mondo”», spiega Maria. E a proposito del successo di Mare fuori, confida: «Mi sorprende quando mi chiedono un selfie.
E quando alcune ragazze mi dicono che le ispiro, mi spavento. Penso che sia una responsabilità troppo grande per me, perché mi sento una di loro. Mare fuori è una serie amata soprattutto dai ragazzi della mia generazione perché, al di là delle storie che hanno portato i protagonisti in carcere, mostra drammi adolescenziali in cui noi giovani ci ritroviamo. Per fortuna io non mi sono mai trovata in situazioni difficili come quelle vissute nella storia dai ragazzi. Ho una famiglia amorevole». Trova immagini che dipingono infanzia e adolescenza: «Ero un po’ scugnizza. Un po’ capa tosta, e lo sono anche adesso. Però ero anche umile e avevo voglia di imparare. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto, senza di loro non sarei mai riuscita a realizzare i miei sogni». A chiederle se tra lei e Massimiliano Caiazzo c’è qualche frammento del sentimento intenso che vivono in Mare fuori, la risposta porta all’amicizia. «È stato professionale e protettivo e non mi ha mai fatto sentire a disagio, soprattutto quando abbiamo girato le scene intime». L’attrice è anche a teatro in Mare fuori Musical diretto da Alessandro Siani. «È un padre, un confidente», dice. In camera Maria ha il poster del film Ieri, oggi, domani, con Sophia Loren. «Per me è un mito, ma non potrei mai paragonarmi a lei, neanche tra 50 anni. È un modello, uno stimolo a migliorarmi, a non smettere mai di crescere».