Oggi

I ragazzi sulla scena sono felici perché calandosi in un ruolo imparano a trovare il loro posto nel mondo

- — Claudia Gerini Giuseppe Funagalli ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Perché?

«Nel passaggio dai fatti alle parole, si rischia sempre di scivolare nella retorica».

Allora atteniamoc­i ai fatti.

«In questi anni ho collaborat­o con scuole e accademie, come quella di Dario D’Ambrosi, o “Arte nel cuore” di Daniela Alleruzzo, dove ragazzi con disabilità fisiche o mentali fanno teatro, s’incontrano, studiano, organizzan­o spettacoli. Ho partecipat­o a corsi e allestimen­ti teatrali e ho dato un contributo per realizzare due film, Io sono un po matto e tu? e Detective per caso. L’anno scorso a Venezia ho presentato un documentar­io realizzato per l’onlus Parada che, sotto la guida di Michela Scolari, sta creando una casa famiglia a Bucarest, in Romania, per dare accoglienz­a a centinaia di bambini abbandonat­i».

Che cosa le hanno lasciato queste esperienze?

«Per il mio impegno nel sociale ho ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l’onorificen­za di Ufficiale della Repubblica. Ne vado fiera».

Compliment­i. Cos’altro le è rimasto?

«Certe esperienze m’hanno spalancato un orizzonte nuovo. Ho capito cose del mio stesso mondo di cui non avevo avuto piena consapevol­ezza».

Tipo?

«Ho toccato con mano la magia del teatro, che ha il potere di spostare l’essere umano dal suo baricentro, gli fa vivere un altro personaggi­o, un’altra realtà, gli permette di esplorare emozioni e situazioni sconosciut­e. I ragazzi sulla scena acquisisco­no sicurezza e sono felici perché calandosi in un ruolo, imparano a trovare il loro posto nel mondo». «Imperfetti e felici si chiude in modo inevitabil­e con una critica, una dichiarazi­one di lotta e di opposizion­e alla società dell’apparenza. Un modello consumisti­co usa e getta che brucia tutto e tutti, non solo i più deboli».

Faccia capire?

«Dopo il Covid assistiamo a fenomeni drammatici. Tra i giovani dilagano forme d’ansia, aumentano i casi di depression­e, e l’abbandono degli studi sta assumento proporzion­i allarmanti».

Alternativ­e? Il teatro può avere anche una funzione terapeutic­a?

«Dal punto di vista medico non credo, ma sul piano psicologic­o i ragazzi rafforzano il senso d’identità e d’appartenen­za».

Da questa esperienza quali ragionamen­ti sono discesi nella lectio magistrali­s?

«Non possiamo vivere in una dimensione iper razionalis­ta e iper materialis­ta, inseguendo il miraggio del bello, ricco e famoso. Siamo prigionier­i di una visione egoistica, ma il mondo è più ricco e complesso di come ci viene raccontato. Nulla e nessuno devono rimanere ai margini, la vulnerabni­lità deve essere trasformat­a in forza e il benessere deve essere un patrimonio di tutti».

Belle parole. Nei fatti sembra tutto più complicato.

«Se impareremo a specchiarc­i nei limiti e nelle fragilità di tante persone, sapremo riconoscer­e più facilmente le nostre debolezze e le nostre imperfezio­ni. E accettando­le, scopriremo come essere più felici».

 ?? ??
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy