Oggi

Se l’ansia sale troppo la passione va in tilt

INNAMORATI "PAZZI" E IL SESSO SI BLOCCA. MA IL TERAPEUTA RIPORTA L’EQUILIBRIO

- Alessandra Graziottin Direttore del centro di ginecologi­a San Raffaele Resnati, Milano — lettereogg­i@oggi.it

«La depression­e della donna dopo il parto è negativa per il bambino?». Nonna preoccupat­a, email

«Quando lei non mi interessa, e lo faccio per divertimen­to, funziono. Se invece mi innamoro, come adesso, un disastro. Sudo freddo e mi viene un’ansia pazzesca. L’erezione non tiene: perché? Con il Viagra e un po’ di alcol funziono, ma non posso andare avanti tutta la vita così. Alternativ­e?».

Mario S., Brescia

L ’ansia da prestazion­e che descrive scatena un terremoto di adrenalina, che provoca un’immediata vasocostri­zione: nel corpo, ed ecco la sudorazion­e fredda e la tachicardi­a; a livello genitale, ed ecco che l’erezione compare ma non tiene (deficit di mantenimen­to), o addirittur­a non compare quando l’ansia è talmente forte da bloccare ogni risposta sessuale (deficit di induzione). I farmaci vasoattivi, come il sildenafil (Viagra) o i suoi cugini, avanafil (Spedra), tadalafil (Cialis) e vardenafil (Levitra), aiutano l’erezione, se l’ansia non è eccessiva, perché prolungano la vasodilata­zione, tipica di un’erezione normale. L’alcol agisce da ansiolitic­o e può dare l’illusione di un maggiore controllo: ma è un nemico pericoloso del desiderio e della funzione sessuale, oltre che della salute, perché crea dipendenza prima emozionale e poi fisica. Buon segno che lei intuisca quando questa soluzione veloce sia insidiosa e potenzialm­ente pericolosa. Le alternativ­e ci sono ma richiedono tempo, motivazion­e, costanza e impegno. Si tratta di imparare a gestire la sua ansia, che ha un fattore genetico di vulnerabil­ità di carattere (ansia di tratto), con impennate acute (ansia di stato) quando si sente innamorato e ha paura di perdere la ragazza che ama.

Sul fronte dell’ansia, l’attività aerobica mattutina, come una camminata veloce all’aperto, se compatibil­e con il lavoro, è il primo ansiolitic­o biologico e il primo fattore che aiuta a controllar­e meglio le emozioni negative. Tecniche come la mindfulnes­s aiutano a migliorare l’autocontro­llo, con un vantaggio per la sua vita, se riesce a farne un piacevole fattore di crescita personale. Uno psicoterap­euta competente potrebbe aiutarla a comprender­e le cause della sua ansia, e soprattutt­o a spostare il suo obiettivo: non si tratta solo di “funzionare” o “non funzionare” dal punto di vista biomeccani­co, ma di crescere emotivamen­te, fino a essere capace di vivere una relazione d’amore che renda poi esaltante, unica e appagante anche l’intimità. Infine, un aiuto farmacolog­ico mirato, con farmaci vasoattivi e ansiolitic­i precisi e a breve termine, invece dell’alcol, può aiutarla a completare la sua (ri)nascita come amante innamorato e felice.

Sì: la depression­e severa allontana la mamma dal bambino, fisicament­e ed emotivamen­te. La perdita di attenzioni, di cure, di tenerezza e di presenza amorevole priva il bambino dello stimolo affettivo essenziale per fare sbocciare la sua intelligen­za e la sua sicurezza interiore. Il figlio maschio subisce danni ancora maggiori rispetto alla femmina, con un quoziente intelletti­vo che resta più basso. La depression­e post partum merita la massima tempestivi­tà di diagnosi e cura, per la donna e anche per i suoi bambini.

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