Che cosa è il Piano Badoglio per l’Ucraina?
È una semplificazione giornalistica: sul campo la situazione è ancora complessa. Nessuno ha vinto e nessuno può permettersi di rinunciare a qualcosa
Un “piano Badoglio” per l’Ucraina? È una “trovata” giornalistica italiana anche perché il generale Pietro Badoglio, che trattò l’armistizio per l’Italia sconfitta nella Seconda guerra mondiale, non è noto. Il contrasto fra il presidente Zelensky e il capo delle forze armate ucraine, il generale Zaluzhny, che è stato sostituito, ha fatto ritenere che ci fosse una spaccatura interna sulla questione guerra o tregua e quindi armistizio e/o pace. Ma non risponde alla realtà. La Russia non ha vinto, l’Ucraina non ha perso, anche se la controffensiva via terra non si è realizzata e il territorio ucraino continua a essere colpito da missili e droni. L’Ucraina ha però ottenuto successi nel mar Nero e riesce di nuovo a esportare il suo grano.
L’appoggio dell’Occidente è stato ribadito e rafforzato da accordi bilaterali fra l’Ucraina e importanti Paesi europei, che si sono impegnati a sostenerla, soprattutto nel caso che cambino gli orientamenti della futura presidenza americana. Nonostante la fatica di due anni di guerra e un tasso fisiologico di renitenza alla leva, il sostegno a Zelensky resta molto alto. La maggioranza ritiene che sia in gioco la sopravvivenza del Paese e che non sia giusto lasciare i territori occupati, con milioni di concittadini, al dominio russo, cercando di chiudere in un modo qualsiasi un conflitto né cercato né meritato. Zelensky sostiene che presenterà un articolato progetto di pace su cui la Russia potrà confrontarsi punto per punto. Vedremo allora se ci sarà volontà per autentiche trattative.