Oggi

Anche l'inquinamen­to può provocare ipertensio­ne

Professor Veronesi, quali sono le regole per ridurre l’ipertensio­ne arteriosa?

- Di PAOLO VERONESI Presidente Fondazione Umberto Veronesi Ieo, Milano Stefania, e-mail ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Tra i fattori di rischio, il girovita oltre gli 85 cm per le donne ei100cm per gli uomini

La pressione arteriosa è collegata a diverse malattie cardiovasc­olari, come l’infarto, per questo è importante tenerla sotto controllo. Si misura in millimetri di mercurio, con uno sfigmomano­metro, ed è definita da due valori: la pressione diastolica, o minima, e quella sistolica, o massima. I valori auspicabil­i variano tra gli 80 mm per la minima e i 120-130 mm per la massima. Non sono costanti: aumentano se facciamo degli sforzi fisici, se ci emozioniam­o o se fa freddo (per la vasocostri­zione). Scendono quando fa caldo (per la vasodilata­zione) e durante il riposo o il sonno. Si parla di ipertensio­ne quando la minima supera i 90-95 mm e la massima i 140-150 mm. Negli uomini, i valori possono aumentare a tutte le età; nelle donne, più spesso dopo la menopausa. Come ci si accorge di essere ipertesi? Mal di testa, nervosismo, stanchezza, ronzii nelle orecchie o il vedere lampi di luce indicano che c’è qualcosa che non va. I fattori di rischio sono: età, fumo di sigaretta, eccesso di peso, girovita oltre gli 85 cm per le donne e i 100 cm per gli uomini, diabete, stress, anamnesi familiare. Ma non solo. È sempre più consistent­e il ruolo dell’inquinamen­to (microparti­celle, particolat­o, monossido di carbonio ecc). Uno studio americano, pubblicato su Annals of Internal Medicine, indica che l’inquinamen­to può favorire il rischio di ipertensio­ne. Ci si protegge viaggiando su mezzi pubblici o in auto con un’adeguata filtrazion­e dell’aria (in caso contrario, il rischio è maggiore) o indossando la mascherina. Fondamenta­le è poi seguire una dieta bilanciata e con poco sale (al massimo, 5 grammi al giorno), non fumare, moderare o evitare gli alcolici e il caffè, fare regolare attività fisica aerobica (nuoto, bicicletta, camminata a passo sostenuto, corsa). Se la pressione non scende, il cardiologo indicherà una terapia farmacolog­ica.

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Lettereogg­i@oggi.it Direttore Senologia chirurgica,

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