Il conto salatissimo delle case verdi per legge (europea)
La nuova normativa comunitaria obbliga a ristrutturare 5 milioni di case in Italia entro il 2030. E le spese sembrano enormi
Nelle abitazioni degli italiani sta per entrare un “ospite” scomodo, visto che porterà con sé un conto salato da pagare. Adesso che la direttiva europea sulle case green ha ottenuto semaforo verde, i proprietari dovranno mettersi in pari con nuove norme sulla sostenibilità. Si parte dall’addio alle vecchie caldaie a gas, e già questo passaggio comporterà una spesa non indifferente per le famiglie. Stando alle stime degli esperti, è in arrivo una batosta fino a 50 mila euro per chi è parecchio indietro con le classi energetiche. Le prime ristrutturazioni andranno completate entro il 2030.
La classe energetica. La stretta da noi riguarderà circa 5 milioni di case con livelli di efficienza energetica ritenuti troppo bassi (sono in tutto 12 milioni gli edifici residenziali in Italia, di cui circa tre quarti nelle ultime classi, dalla E alla G). Spetterà ai singoli Paesi stabilire, nei prossimi mesi, la classe energetica minima da rispettare. A ogni modo, per rendere green una casa energivora sono necessari interventi che possono costare tra i 20 mila e i 50 mila euro secondo le stime degli esperti.
Che cosa bisogna fare. Per migliorare l’efficienza della propria casa, la caldaia a gas va sostituita con una caldaia a condensazione o, meglio ancora, con una pompa di calore, che però ha un costo di partenza di circa 4 mila euro.
Per migliorare l’isolamento termico e ridurre le dispersioni di calore è necessario installare un cappotto termico, interno o esterno. Per l’isolamento delle pareti verticali interne si spendono oggi tra 150 e 200 euro al metro quadrato.
Per quanto riguarda le finestre è infine consigliata l’installazione di doppi o tripli vetri. In una casa di 100 metri quadrati, l’ammodernamento degli infissi richiede almeno 10-12 mila euro.