Max Angioni e le eterne ansie dei trentenni
Il comico, attuale conduttore delle Iene, torna in scena con lo spettacolo Anche meno. «Il mio idolo è Ricky Gervais», spiega. «Racconto una realtà fatta di paure per riderci su, ma non parlo di cronaca nera, né di guerra. E non mi sento più un miracolato
S «e penso che sono passati poco più di due anni…». Max Angioni, che oggi conduce Le Iene con Veronica Gentili, si guarda alle spalle e vede una scalata vertiginosa, perché oggi è qui a prendersi l’Italia con un nuovo tour e le date sono quaranta. Al suo esordio in tv a Italia’s Got Talent conquistò il pubblico parlando di Gesù, trasmutazione di acqua in vino e open bar miracoloso. Poi venne Zelig, la gara comica di LOL2 (lui matricola tra i veterani come Mago Forest e Corrado Guzzanti), infine un tour teatrale con lo show Miracolato, come si sentiva lui. Ma i sold out smentivano il titolo: «Per arrivare la fortuna conta, poi c’è il resto, dunque miracolato fino a un certo punto. Ora se penso alle date del nuovo show, sono già stanco». Scherza Max Angioni, come sempre. Si ride tanto, in Anche Meno: «Ho fatto come fanno i comici anglosassoni, come il mio idolo Ricky Gervais», spiega Max. «Ho testato lo show con una decina di date nei piccoli locali tra Roma e Milano, ho limato qui e là studiando le reazioni del pubblico». Al centro del nuovo show c’è la vita vista da un trentenne, con il suo «sbattere contro una realtà fatta di ansie e paure continue», ma anche l’attualità «senza cronaca nera e guerre». E senza messaggi dal pulpito. «I proclami come Ghali e Dargen D’Amico a Sanremo? Li ammiro molto, ma sono musicisti, altro mestiere: chi va a vedere uno spettacolo comico si aspetta la risata». Tra le tappe, Max Angioni è atteso a marzo a Roma (22-24), ad aprile a Milano (3-7), Genova (10), Bari (28), a maggio a Torino (2-4), Genova (5), Firenze (8), Bologna (22-23).