Oggi

Giorgia e la tartaruga che si ritira nel guscio

IL NUMERO DELLA GIACCA HA FATTO IL GIRO DEL MONDO, MA È FINITO ANCHE AGLI ATTI PARLAMENTA­RI. E NON SOLTANTO

- Aldo Grasso Critico televisivo, editoriali­sta del Corriere della Sera ettereoggi@oggi.it San Nicola proteggilo tu

GIORGIA MELONI

L’immagine della presidente del Consiglio Giorgia Meloni è comparsa sul Wall Street Journal, il viso nascosto dentro la giacca, accompagna­ta dalla frase che il leader dei Verdi Angelo Bonelli le aveva appena rivolto: «Don’t Look at Me With Your Disturbing Eyes», non mi guardi con quegli occhi inquietant­i. Meloni sembra una tartaruga che si ritira nel guscio, il viso di E.T. l’extraterre­stre, una studentess­a che non vuol farsi interrogar­e. È successo che la presidente del Consiglio era in Aula per informare i deputati sulla linea dell’Italia in vista del prossimo Consiglio Europeo e volendo rispondere “scherzosam­ente” all’invito del on. Bonelli ha fatto un po’ di teatro. Meloni non è nuova a queste sortite: spesso, mentre interviene, in sedi istituzion­ali, strabuzza gli occhi, chiama i colleghi “ragazzi” come fosse al bar, esibisce un ampio repertorio di mimica facciale, fa le mossette, si abbandona a battute di grana grossa, abbassa e alza la voce con studiati effetti comici. Alle critiche non si trattiene e risponde come se partecipas­se a un talk show. Il numero della giacca è finito agli atti parlamenta­ri e di certo non le farà onore (a lei e all’istituzion­e che rappresent­a) visto che la sua gag strideva non poco col contesto: si parlava di guerra. Con quella faccia un po’ così

JOE BIDEN

Hanno attirato l’attenzione di molti le nuove scarpe del presidente americano Joe Biden, soprannomi­nate Air Joe. Si tratta di un paio di Hoka Transport, nere, a pianta larga e costano tra i 150 e i 200 dollari. Secondo quanto riferito dall’azienda che le produce, sono «progettate per il massimo comfort e sostegno mentre si cammina o si fa escursioni­smo». Questo tipo di scarpe garantireb­be quindi maggiore stabilità al leader degli Stati Uniti a cui è stata diagnostic­ata una neuropatia periferica che affligge i piedi e che in passato ha mostrato seri problemi di equilibrio, finendo più volte lungo gli scalini dell’Air Force One.

Scarpe grosse, cervello fino

ANTONIO DECARO

«È un atto di legittima difesa, non del sindaco o del consiglio comunale, ma della città». Antonio Decaro, sindaco di Bari, parte da qui, con gli occhi lucidi. Ha convocato una conferenza stampa per difendersi, dopo che il Viminale ha deciso di istituire una commission­e per verificare l’ipotesi di scioglimen­to del comune di Bari per mafia. A Palazzo di città, Decaro è stato accolto tra gli applausi, quando

ha detto di certi esponenti del centrodest­ra che si comportano “come in Gomorra”. Il sindaco ha ricordato alcune battaglie per la legalità fatte a Bari e per le quali ha ricevuto minacce ed è finito sotto scorta. Decaro ha evidenziat­o di aver “tolto il territorio” alla criminalit­à. Ripercorre­ndo i vari episodi, la voce del sindaco è di continuo rotta dal pianto. Decaro deve guardarsi dai nemici, dalle infiltrazi­oni mafiose, è vero, ma deve stare molto attento anche da “amici”, come il governator­e Michele Emiliano, che lo inguaiano nel tentativo di difenderlo.

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