Oggi

NON GIOCO PIÙ DAVVERO

È il 23 agosto 1978 quando, a 38 anni, la diva saluta il pubblico con l’ultima esibizione dal vivo. Oggi i memorabili­a di quell’evento e tutta la storia della Bussola sono in mostra. E c’è una lettera...

- Di SUSANNA PAPARATTI

ÈÈ la mia nipotina, unica e splendida nel sue genere, a volte sorella, persino madre, sempre amica

— Sergio Bernardini patron della Bussola

l’estate del 1958 quando, in vacanza con la famiglia in Versilia, una scatenata Maria Mazzini, che dall’iniziale nome d’arte Baby Gate passerà poi alla storia come Mina, sale sul palco della Bussola, il celebre locale di Sergio Bernardini. Ad accompagna­re la sua esibizione a fine serata, l’orchestra dei Four Saints e Marino Barreto, che da poco avevano concluso il loro repertorio. Dovrà passare un anno perché l’imprendito­re rivaluti la performanc­e di quella ragazza che nel frattempo aveva inciso due fortunati 45 giri e vantava una presenza a Lascia e Raddoppia con il brano Nessuno. Dal 1959 sino alla sua ultima esibizione in pubblico nell’agosto del 1978 sul palco di Bussoladom­ani – primo teatro tenda pensato per avere più posti – forte sarà il rapporto profession­ale e di amicizia tra i due. Le 15 serate di quell’ultima apparizion­e andarono immediatam­ente esaurite, con biglietti venduti a 15 mila lire per il primo settore, 12 per il secondo e 7 per il terzo. L’addio fu annunciato per lettera su un foglio dell’Hotel Hilton di Roma che la cantante fece avere a Bernardini prima del concerto (sopra, a sinistra). È il 23 agosto quando a 38 anni Mina saluta il suo pubblico dal vivo, per entrare nella storia della musica e nell’immaginari­o collettivo.

La lettera, assieme a numerosi cimeli a lei dedicati – compreso un lungo articolo a puntate sulle pagine del nostro giornale – sono esposti nella mostra Divismo spettacolo cultura (1950 – 1980) La Bussola di Bernardini, fino al 29 settembre nei saloni del cinquecent­esco Palazzo Mediceo di Serravezza (Lucca) e nel salone espositivo delle Scuderie Granducali. Aperto per la prima volta l’enorme archivio della Bussola e Bussoladom­ani, del quale l’esposizion­e si compone, tutto ci riporta indietro nel tempo, narra le vicende degli artisti internazio­nali che lì si sono esibiti – Louis Armstrong, Ella Fitzgerald, Ray Charles, Aretha Franklin, Gilbert Becaud, Charles Aznavour... – e di chi su quel palco è stato lanciato, compreso Adriano Celentano. Nelle 26 sezioni che scandiscon­o epoche e artisti, documenti inediti, lettere autografe, dischi, locandine e la ricostruzi­one parziale dello studio di Sergio Bernardini che della Tigre di Cremona scriveva: «Mina: la mia nipotina, unica e splendida nel suo genere, a volte sorella, a volte persino madre, sempre amica».

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 ?? ?? LA TOURNÉE INTERROTTA Sopra, la lettera scritta da Mina a Sergio Bernardini (1925-1993), patron della Bussola (a destra, un cartellone pubblicita­rio) e della tensostrut­tura da 6 mila posti Bussoladom­ani, dove Mina fece 11 delle 15 serate del suo ultimo contratto per esibizioni dal vivo (ebbe la polmonite e non riprese più).
LA TOURNÉE INTERROTTA Sopra, la lettera scritta da Mina a Sergio Bernardini (1925-1993), patron della Bussola (a destra, un cartellone pubblicita­rio) e della tensostrut­tura da 6 mila posti Bussoladom­ani, dove Mina fece 11 delle 15 serate del suo ultimo contratto per esibizioni dal vivo (ebbe la polmonite e non riprese più).

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