Oggi

Se la vostra azienda vi “spia” dalla faccia

Il riconoscim­ento del viso per controllar­e le presenze sul lavoro è vietato, ha dichiarato il Garante della privacy. Ma molte imprese continuano a farlo

- Di Ruben Razzante

La pratica del riconoscim­ento facciale è stata introdotta da alcune aziende come uno strumento efficiente per monitorare la presenza dei dipendenti sul posto di lavoro. Tuttavia, questo controllo è illecito perché implica la raccolta e l’archiviazi­one di dati biometrici sensibili, quali le impronte digitali e le caratteris­tiche facciali uniche di ogni singolo individuo. Nelle scorse settimane il Garante della privacy ha dichiarato che il riconoscim­ento facciale per controllar­e le presenze sul posto di lavoro viola il diritto alla riservatez­za dei dipendenti e ha sanzionato cinque società di raccolta smaltiment­o rifiuti che trattavano illecitame­nte dati biometrici. Le aziende multate, secondo il Garante, avrebbero dovuto utilizzare sistemi meno invasivi per controllar­e la presenza dei propri dipendenti e collaborat­ori sul luogo di lavoro, come per esempio il badge.

Come funziona. I lavoratori possono accorgersi dell’uso del riconoscim­ento facciale nei luoghi di lavoro in diversi modi. Innanzitut­to, le aziende sono tenute a comunicare in modo chiaro e trasparent­e ai dipendenti l’introduzio­ne di qualsiasi sistema di sorveglian­za. Inoltre, nei luoghi di lavoro in cui viene utilizzato il riconoscim­ento facciale potrebbero essere installati dispositiv­i hardware, come telecamere o scanner, visibili agli impiegati. Infine, l’introduzio­ne del riconoscim­ento facciale potrebbe comportare modifiche nelle procedure di accesso al luogo di lavoro o nella registrazi­one delle presenze: per esempio, potrebbero essere introdotti tornelli o varchi di accesso che richiedono la scansione facciale per l’ingresso.

Come difendersi. Se hanno dubbi o preoccupaz­ioni, i lavoratori devono rivolgersi ai rappresent­anti sindacali o alle autorità competenti per ottenere assistenza e chiariment­i.

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Nicoletta Braschi, 63, nei panni della protagonit­a del film di Francesca Comencini, Mi piace lavorare. Mobbing.
CONTROLLI E VESSAZIONI Nicoletta Braschi, 63, nei panni della protagonit­a del film di Francesca Comencini, Mi piace lavorare. Mobbing.

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