Panorama

CHE COSA SUCCEDERÀ

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IL PARERE DI SVEN MILEKIĆ analista del Balkan Investigat­ive Reporting Network (Birn). Le prossime elezioni premierann­o l’opposizion­e socialdemo­cratica, non tanto per suo merito quanto per l’autogol clamoroso dei conservato­ri. Ma molto dipenderà dalle alleanze, perché la legge elettorale favorisce le grandi coalizioni piuttosto che i partiti isolati. Con le elezioni di settembre si chiuderà un anno in pratica privo di decisioni politiche e con l’esecutivo più inefficien­te che la Croazia abbia mai avuto. Per l’Hdz, l’unico modo per evitare la sconfitta sarà voltare completame­nte pagina, espellendo gli elementi di estrema destra e riposizion­andosi verso il centro. Quella cinese è una realtà enorme. Ci sono aziende con 20 mila ettari di vigne: territori immensi. Il vino che ho bevuto in Cina, anche in recenti occasioni, è ben lontano dalla qualità italiana e francese. Ho fatto alcune prove con lo Chateaux e quando va bene è sufficient­e. Ma non si può negare che i produttori cinesi stiano facendo un gran lavoro. Per quanto riguarda il mercato, al contrario dei francesi, noi italiani siamo disgregati, non siamo capaci di fare sistema. I francesi hanno lavorato molto bene e come risultato il loro vino è molto più radicato sul territorio cinese di quello italiano. L’apparente fine del ciclo delle sinistre populiste sudamerica­ne è destinato a isolare sempre più il Venezuela. Il riavvicina­mento con Washington è spiegabile più con la grave crisi interna di Caracas che con una nuova politica estera Usa o dottrina Monroe che dir si voglia. Anche perché spesso negli ultimi anni abbiamo assistito a tentativi di appeasemen­t, poi regolarmen­te falliti. Certo è che per ora Maduro non ha nessuna intenzione di cedere al dialogo, anche se gli pesa la perdita di due alleati molto importanti, come Cristina Kirchner e Dilma Rousseff, al pari del basso prezzo del petrolio.

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