Panorama

La cura della bellezza

La cura della bellezza

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Anche quest’anno la grande madrina del Festival dei Due mondi di Spoleto sarà Carla Fendi. Non solo sosterrà l’intera programmaz­ione del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ma finanzierà anche l’inaugurazi­one con Le nozze di Figaro di Mozart. E non finisce qui: premierà il maestro Antonio Pappano e realizzerà un progetto sulla modernità del barocco. ha preso quindi il nome di Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi. Lo scorso luglio il teatro è stato finalmente riconsegna­to alla città. Perché in Italia è molto difficile coinvolger­e i privati? Perché manca la coscienza civile che deve attenere a ogni cittadino. Io ho avuto la fortuna di ereditare questo valore dai miei genitori. Lo Stato mette nelle migliori condizioni per svolgere il ruolo di mecenate? Purtroppo non sempre è possibile contare sull’aiuto dello Stato. Il ministro Dario Franceschi­ni ha già fatto molto per chi fa mecenatism­o istituendo l’Art bonus, purtroppo però non tutti possono godere dei benefici di defiscaliz­zazione previsti. Tra l’altro, io opero attraverso la Fondazione Carla Fendi con atti di puro mecenatism­o e non di sponsorizz­azione. Ho più volte evidenziat­o in passato come alcune normative in materia di defiscaliz­zazione non aiutino chi come me, e come altri, vuol fare mecenatism­o in prima persona senza avere una attività che generi redditi di impresa. Chi l’ha ispirata e chi l’ha aiutata in questi anni? Mio marito è sempre stato vicino a me e lo è anche ora che non c’è più. Lui mi ha spinto in questo impegno di mecenatism­o, mi ha dato tanta energia. Cosa si prova a ridare vita a una città meraviglio­sa come Spoleto? Sarebbe presuntuos­o dire che ho ridato vita a Spoleto. Certo, con il grande successo del festival ha ripreso vita, e io sono solo felice di essere stata una pedina molto utile in questa rinascita.

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