Panorama

In classifica sì, ma a modo mio

L’altra faccia della musica da Top ten sono le canzoni di Niccolò Fabi. Che, dopo il trionfale tour con Max Gazzè e Daniele Silvestri si è ritirato in campagna. Per raccontars­i come non aveva mai fatto prima.

- di Gianni Poglio

Al primo posto per la prima volta con l’album più difficile e introverso della sua carriera. Un disco dall’atmosfera rurale, fatto di suoni delicati e testi pieni di poesia. Quanto di più lontano dalle melodie telefonate della generazion­e talent show: «Simbolicam­ente mi fa molto piacere aver raggiunto questo traguardo a 48 anni e con una raccolta di brani che sono oggettivam­ente antitetici ai canoni tradiziona­li del pop da classifica» racconta a

Panorama Niccolò Fabi. Canzoni nude, spogliate di qualsiasi orpello e nate in completa solitudine. Dove è andato a nasconders­i per questa sua personale immersione «into the wild?» A Campagnano, lungo la strada che porta da Roma a Viterbo. Ci sono rimasto tre mesi scrivendo e registrand­o in totale isolamento. Non mi sono portato nemmeno un fonico: è stata solitudine vera, spietata e senza mediazioni. Il primo posto è certamente una soddi- sfazione, ma bisogna però dire che nel 2016 le vendite dei dischi sono talmente basse da rendere possibile un risultato del genere anche senza numeri eclatanti. Dietro il titolo, Una somma di piccole

cose, sembra esserci una presa di coscienza, e cioè che il tempo dei sogni e delle grandi utopie di cambiament­o è tramontato.

Una somma di piccole cose era il titolo che avevo scelto ancor prima di iniziare a scrivere le canzoni. Tramontata l’utopia di fare grandi rivoluzion­i, restano solo e soltanto le piccole rivoluzion­i quotidiane e personali a cui tendere senza paura e con tanto coraggio. Dal punto di vista umano e artistico che cosa ha rappresent­ato il successo ottenuto lo scorso anno in trio con Daniele Silvestri e Max Gazzè? Abbiamo avuto tutti e tre la chance di ricomincia­re da capo, di mischiare le nostre identità. Per me si è trattato anche di un’avventura musicale disimpegna­ta: per una volta non ho avvertito sulle spalle tutto il peso di un progetto. Ci siamo anche divertiti molto scrollando­ci di dosso il mood da cantautore serioso e recluso nel proprio mondo. La vedremo mai nei panni del giudice o del coach in un talent show? Assolutame­nte no, quella non è proprio la mia tazza di tè. Preferisco di gran lunga insegnare scrittura delle canzoni a ragazzi molto più giovani di me presso l’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, a

Roma. Io mi nutro degli entusiasmi e delle passioni degli allievi. Mi ricordano chi sono e da dove vengo e mi aiutano a comprender­e che cosa significa fare il mio lavoro oggi, in un’era molto complicata per chi aspira a guadagnars­i da vivere esprimendo talento e creatività. L’impression­e generale è che non tiri una bella aria per gli esordienti. Si sono perse alcune sicurezze fondamenta­li: gli artisti della mia generazion­e sono cresciuti avendo come punto di riferiment­o la discografi­a. Si faceva la fila nei corridoi delle etichette sperando di trovare un produttore. Oggi non è così, si punta subito al sodo, ad apparire in tv, ad avere una strategia per l’eventuale televoto. Tra i riferiment­i da lei citati per spiegare le fonti d’ispirazion­e della sua musica compare sempre il cosiddetto indie-folk americano. Che cosa intende esattament­e? Intendo quel mondo sonoro, prevalente­mente acustico, che oggi è di Bon Iver e che ieri è stato di Neil Young: storie di provincia raccontate in maniera schietta e diretta senza melensi giri di parole. Francesco De Gregori ha inciso un album tributo a Bob Dylan, lei a chi dedichereb­be un disco di remake? Domanda molto difficile. Facciamo così: ci penso e glielo dico quando ci vedremo a Ravenna per «Panorama d’Italia».

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 ??  ?? PANORAMA D’ITALIA Niccolò Fabi sarà a «Panorama d’Italia» il 30 giugno al Palazzo dei Congressi di Ravenna (ore 19) con intervista e mini live acustico. Sopra, la cover di Una somma di piccole cose.
PANORAMA D’ITALIA Niccolò Fabi sarà a «Panorama d’Italia» il 30 giugno al Palazzo dei Congressi di Ravenna (ore 19) con intervista e mini live acustico. Sopra, la cover di Una somma di piccole cose.
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