L’attore Riccardo Scamarcio, 36 anni.
Mi pare più facile di quanto pensiamo e da parte dei russi vedo una mano tesa. Abbiamo costruito rapporti solidi per ragioni diverse, poi le cose sono cambiate. Ci sono stati errori. Ora occorre un passo indietro, in senso socialista. Ricostruire. Mi sembra che Putin lo stia facendo e per noi europei è positivo. L’Italia, anche in periodo di sanzioni, ha mantenuto un dialogo con Mosca. Andare al Forum economico di San Pietroburgo è stata una decisione lodevole di Matteo Renzi. Con un riscontro effettivo per gli accordi su energia, ricerca, costruzione aerospaziale: un gesto che tiene uniti. Ora ne abbiamo bisogno. La Russia è l’Europa. La sua cultura è parte della nostra storia. Insomma, a lei Putin piace. Impressioni? È una città viva, si colgono i fasti zaristi, ma non manca nulla per essere parte del mondo occidentale, evoluto, civile. Poi trovo una notevole genuinità nei russi. Sognerebbe di farci un film? Mi piacerebbe una coproduzione. Dicono che Daniel Craig venne scelto per 007 per la sua somiglianza al leader del Cremlino. Lei però spesso fa ruoli tenebrosi. Mai pensato a Putin come ispirazione? Ma io non ho il culto del fisico... Più che estetico, Putin per me rappresenta un riferimento etico. Ci sono cose di Putin che all’opinione pubblica italiana non piacciono.