CHE COSA SUCCEDERÀ
IL PARERE DI RICCARDO REDAELLI docente all’Università cattolica di Milano. Cosa farà da grande Soleimani? Resterà in ambito militare, magari come comandante generale dei Pasdaran, oppure entrerà in politica (come tanti Guardiani della rivoluzione prima di lui)? Tanti pensano che sia l’unico a poter sfidare il presidente Hassan Rouhani, gran favorito alle presidenziali del 2017. Ma è forse troppo astuto per farlo: con la sua fama di invincibile e non corrotto, meglio aspettare quando Rouhani non sarà rieleggibile. Allora si saprà se è davvero un moderato contrario alla degenerazione dei Pasdaran in una mafia che condiziona l’economia iraniana. Il Partito non si discute, si ama. È quanto Pechino si aspetta da un «bravo» cittadino. L’idea che il questionario sul Pcc serva a capire cosa pensa il popolo è sbagliata. Siamo di fronte a un sistema politico che sta fagocitando lo Stato, archiviando definitivamente gli elementi liberali della Costituzione e con loro quel poco che era rimasto del sogno di primavera cinese che, in un primo momento, anche il premier pareva voler alimentare. L’evoluzione verso il totalitarismo procede, la Cina continua a fare passi indietro e il popolo si prepara a dipendere da un unico grande leader: Xi Jinping. Se l’offerta governativa dovesse avere successo, l’effetto potrebbe essere solo quello di spostare il problema altrove. La flessibilità del mercato del lavoro neozelandese è sicuramente in grado di favorire l’iniziativa, ma la domanda che sorge spontanea è: perché proporre il trasferimento in cambio di denaro solo ai senzatetto? Si potrebbe estendere alle giovani famiglie, agli studenti, ai professionisti che potrebbero apprezzare l’idea di lasciare una città così densamente popolata. L’attuale programma è già stato molto criticato. Parecchi i dubbi sulle sue effettive possibilità di successo.