A IMPATTO ZERO
Pragmatismo brianzolo, rispetto per l’ambiente, tecnologia. Rimadesio compie 60 anni e li festeggia con i «gioielli» della casa.
Quando si tratta di certi argomenti, orologi in primis, gli inglesi usano la parola «finesse». Il termine italiano finezza non restituisce un pari coacervo di significati: l’insieme di abilità a entrare in dettagli tecnici, l’acume di pensiero e la spiccata percezione delle sfumature. Nell’headquarter di Rimadesio, a Giussano, in quel particolare tessuto produttivo dedito all’arredo che è l’area a nord di Milano, è probabile che l’espressione per dirlo sfugga, ma di questa sensibilità sanno certo fare buona pratica.
Fondata nel 1956 a Desio come Rima Vetraria (ribattezzata in seguito per sancire il legame con il territorio), l’azienda compie sessant’anni e la nostalgia è bandita. Nelle celebrazioni già in corso (culmineranno a dicembre con la pubblicazione di un libro) l’amarcord è piuttosto un’occasione per guardare al nuovo: con brianzolo pragmatismo e singolare anelito d’innovazione. E d’innovazione, Davide e Luigi Malberti, rispettivamente amministratore delegato e direttore finanziario e seconda generazione in azienda, forse più d’ogni altra cosa amano dissertare, assieme al direttore artistico Giuseppe Bavuso. Tutti ventenni quando fanno il loro ingresso in Rimadesio negli anni Ottanta: «Nostro padre ci ha lasciato il testimone piuttosto presto» ricorda Davide CAPITANI ILLUMINATI Davide e Luigi Malberti, rispettivamente amministratore delegato e direttore finanziario dell’azienda Rimadesio. A destra, alcuni elementi di arredo della produzione di design del brand.