Una filiera lunga cinquant’anni
Con 12 mila viticoltori e 34 cantine, la cooperativa Caviro di Faenza, la più grande d’Italia, festeggia il mezzo secolo.
Cinquant’anni all’insegna dell’innovazione: la più grande filiera vitivinicola italiana, la cooperativa Caviro di Faenza (in provincia di Ravenna) compie il suo primo mezzo secolo con la forza dei suoi numeri: 12 mila viticoltori, 34 cantine in sette diverse regioni, per un totale di 35 mila ettari e 2 milioni di ettolitri di vino imbottigliati (la Caviro con i marchi Tavernello, Castellino e BotteBuona presidia la fascia del consumo quotidiano).
Prestigioso quindi il biglietto da visita di un gruppo che ha sempre cercato di mantenere un saldo rapporto apporto con il territorio e nello stesso tempo di farsi ambasciatore d’Italia alia sui mercati mondiali. Il tuttoo rimanendo orgogliosamente legato alla comunità e riuscendo sempre a rinnovarsi su un doppio livello. Quello del prodotto, per esempio. È stata proprio la Caviro, infatti, a far debutttare nel 1983 il vino Taver- nello con il contenitore in tetra pak. Poi il livello della sostenibilità, valorizzando tutte le risorse e cercando sempre di ottimizzare la filiera eliminando il concetto di rifiuto. Oltre all’innovazione, il punto di forza del gruppo è il forte legame con una zona di eccellenze vinicole come quella dell’Emilia Romagna: «Il merito di essere riusciti a raggiungere questo importante traguardo» spiega Carlo Dalmonte, presidente di Caviro «è di tutti coloro che hanno dato il loro contributo. Dai fondatori, con la loro capacità di visione, a tutti i soci di ieri e di oggi, concreti e dinamici rappresentanti di un territorio che conferma o ogni giorno la sua forte capacità pro produttiva». Per ri ricambiare l’attenzione di queste comunità, il gruppo ha voluto fes festeggiare i suoi 50 anni nel modo più ecumenico possibile bile, sponsorizzando il 29 gi giugno, all’Emilia Romag gna Festival, il concerto d degli Elio e le storie tese, in piazza del Popolo a Faenza.