Elezioni a colpi bassi
Se alla convention repubblicana è successo di tutto, quella democratica non è stata da meno, compresa una (presunta) congiura anti Hillary ordita da Trump. La battaglia finale si giocherà sui soldi.
Aalla convention del partito repubblicano a Cleveland ci sono stati voti di protesta contro Donald Trump, la diserzione polemica delle prime linee del partito, un discorso plagiato di Melania Trump, delegati in rivolta e perfino un senatore, Ted Cruz, che è stato invitato a intervenire sul palco ma si è rifiutato di dare il suo appoggio al candidato: «Votate secondo coscienza» ha detto alla folla che guardava attonita questo ennesimo capovolgimento nella campagna più pazza che si ricordi. Infine Trump è uscito con lo scettro della candidatura di un partito rifatto a sua immagine e somiglianza, dopo un discorso di oltre un’ora in cui si è proclamato a ripetizione il candidato del «law and order», della legge e dell’ordine.
Sembra impossibile mettere in piedi un teatro politico più strambo di questo, eppure il partito democratico si è attrezzato per tentare l’impresa. Alla vigilia della convention di Philadelphia, i maggiorenti democratici hanno sospeso Debbie Wasserman Schultz, il capo del partito, che alla convention solitamente dirige i lavori, per via delle email trafugate e pubblicate su Wikileaks (messaggi scambiati in campagna elettorale dai funzionari del partito democratico). Dopo il congresso di Philadelphia le sue dimissioni saranno effettive, e fino alle elezioni sarà la vice Donna Brazile a prendere il suo posto. Dalle email si evince che Wasserman Schultz durante le primarie ha lavorato attivamente per favorire la candidatura di Hillary Clinton contro Bernie Sanders, mentre invece il partito dovrebbe rimanere neutrale fino alla proclamazione del candidato.
Non bastasse, dal clan di Hillary hanno fatto sapere che a penetrare nel sistema del partito sono stati hacker russi che agivano per conto di Trump. Dunque la colpa di questa crisi sarebbe da attribuire, in ultima analisi, a Vladimir Putin. Certo è che, Hillary Clinton e il marito Bill insieme sul palco alla convention di Philadelphia il 26 luglio.