Panorama

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C’era più acqua che terra da queste parti: un tempo era laguna anche qui, con due fiumi indocili come il Piave e il Livenza che arrivano in Adriatico a pochi chilometri l’uno dall’altro. Più a ovest si aggiunge il Sile, che invece sfocia nella laguna di Venezia. Per questo, oltre alle lunghissim­e spiagge, sono i canali e gli argini a segnare il paesaggio: Jesolo stessa, prima di prendere il suo attuale nome da un antico toponimo romano, si chiamava Cavazucche­rina. Dove «cava» sta per canale mentre «zuccherina» richiama Alvise Zucharin, che nel 1499 costruì un corso per convogliar­e le acque del Piave. Nel 1800 il letto del Piave venne poi spostato più a est e, in una sorta di Risiko dei fiumi, in quel canale di Jesolo furono invece dirottate le acque del Sile, che metteva a rischio con le sue piene la preziosa laguna veneziana. Altro canale strategico è il Canale Revedoli, che corre parallelo al litorale unendo Livenza e Piave. Tra canale e mare, dal lato del Piave, si distende la laguna del Mort, suggestiva e particolar­mente importante dal punto di vista faunistico, per gli uccelli migratori. Al di là della laguna, una spiaggia inserita nell’elenco delle 30 più belle d’Italia.

Se si scavalca il Livenza si arriva invece a Caorle, centro di antica storia, una volta su isole, dominato dal Duomo e dal suo straordina­rio campanile cilindrico di 48 metri. Siamo in terra segnata da un passato bizantino, come testimonia­no i due bassorilie­vi con scritte in greco sulla facciata. Raccontano dei santi Guglielmo di Tolosa e Agatonico e risalgono al 1100. Se da Jesolo ci si sposta la guida a Jesolo e dintorni. A destra, il calendario delle prossime quattro tappe che troverete sui numeri di tra luglio e agosto.

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