GRADO Le basiliche paleocristiane
Sono due documenti della grande stagione in cui Grado contendeva a Venezia il primato a livello ecclesiastico. La basilica di Sant’Eufemia era sede del patriarcato, carica che poi passò a Venezia. Il primo edificio risale al V secolo, come documenta il vicino battistero che conserva in parte le forme originarie. All’interno una pala d’oro donata nel 1372 da un nobile veneziano. Santa Maria delle Grazie ha storia analoga; all’interno conserva qualche resto di mosaico e colonne in marmo greco con capitelli bizantini. A Venezia è incredibile ma c’è del nuovo. È un ristorante del tipo «bistronomia», disinvolto, con idee originali, ingredienti di qualità e, in cucina, mano professionale. Si chiama Local perché tutto è locale: le verdure della laguna, i pescatori, gli artigiani, i produttori, i vini (naturali). Divertimento assicurato: selezione di cicchetti e un piatto; oppure due portate e un calice, oppure la carta. Proposte veneziane, ma reinventate, leggi risotto di go con alga nori e katsuobushi. Anche Jesolo è ad alta intensità turistica, ma dove andranno a mangiare quelli del posto? Vanno da Omar, ambiente moderno, curato, con la garanzia dell’intera famiglia in cucina. Omar con il pesce dialoga a vista e ha fornitori che non tradiscono. I crudi sono polposi e sarebbe un peccato mortale non concedersi i classici, difficili da trovare ben fatti: antipasto di pesce, frittura, risotti. La rarità, ora in carta, sono le seppie novelle di barena, piccolissime grigliate con l’osso ancora morbido (si mangia pure quello). Omar è sommelier appassionato: le etichette al bicchiere sono una trentina. Circa 80 euro, ben spesi.