Panorama

La mia bella ha 80 anni

Manitou, appartenut­a a John Kennedy, e Moonbean IV, a Grace Kelly. E poi Eilean, su cui suonarono i Duran Duran, oggi fiore all’occhiello delle Officine Panerai. Le signore del mare si sfidano ancora nelle acque di mezzo mondo. Prossima tappa, Imperia.

- 102 di Raffaele Panizza

REGATA CON VISTA Barche in gara davanti al promontori­o di Porto Maurizio, a Imperia. Il raduno è alla sua trentesima edizione.

Un orologio e una barca a vela, si muovono lenti. Dentro un sistema di necessità oltretutto. Entrambi condiziona­ti da ingranaggi: cosmici quelli dello scafo. Meccanici quelli della lancetta. Durano decenni, se ben tenuti. Ed entrambi hanno a che fare con le fasi lunari, con la subacquea, e i mutamenti della volta celeste. E chissà se è stato con certi parallelis­mi in mente che l’amministra­tore delegato di Officine Panerai, orologeria che dal 1860, a Firenze, produce meccaniche di precisione per i polsi e per le navi, ha scovato Eilean, la barca storica divenuta da qualche tempo simbolo del marchio. «Mi trovavo ad Antigua con il console italiano, che insisteva per bere un paio di piña colada all’hotel Admiral’s Inn e mostrarmi i 45 acri su cui sorge la villa di Eric Clapton» racconta Angelo Bonati, bevendo vino bianco nel sole di Porto Santo Stefano, durante una delle tappe della regata per vele storiche Panerai Classich Yachts Challenge. Partito da Antigua il 13 aprile, il trofeo farà rotta verso Imperia (7-11 settembre), dove si sfideranno imbarcazio­ni mitologich­e come Manitou, appartenut­a a John Kennedy, e Moonbean IV, la favorita di Grace Kelly e del principe Ranieri di Monaco. «A un certo punto, in mezzo alle mangrovie e nascosto dalla sagoma di un rimorchiat­ore, ho scorto un ketch bermudiano di 22 metri, in condizioni quasi disperate». Meraviglio­so, costruito in Scozia dai cantieri Fife, sfrecciant­e e senza cabina perché utilizzata da due ricchi fratelli inglesi che lo utilizzava­no per andarci a lavorare, nel 1936. «Mi davano tutti del pazzo, ma avevo già deciso: l’avremmo recuperato e restaurato noi».

Le ricerche per risalire al proprietar­io si rivelano semplici: tutti quanti ad Antigua, e non solo, conoscono Eilean, che significa piccola isola in gaelico. Anche perché nel maggio del 1982 la barca era divenuta il sogno velico di una generazion­e di adolescent­i: è sul suo ponte in legno che i Duran Duran hanno girato il vi-

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