Cerchi case-vacanza? Chiedi a Rutelli
L’ex sindaco di Roma è stato ingaggiato da Airbnb per agevolarne l’espansione e vincere le resistenze degli albergatori.
Già a capo della campagna per ricostruire il patrimonio culturale colpito dall’Isis, dell’associazione di amicizia Emirati arabiItalia e del Forum culturale Italia-Cina, Francesco Rutelli è anche l’unico italiano tra i quattro ex sindaci di capitali mondiali ingaggiati da Airbnb, gigante dei soggiorni in case private. Rutelli nega di essere diventato un lobbista sulla falsariga dei vari Tony Blair, José María Aznar e Gerhard Schroeder. Di sicuro, però, è un superconsulente. «Ci riuniremo quattro volte all’anno, a San Francisco» spiega «per riflettere sulla sharing economy, uno dei contributi più importanti che vengono dati alla classe media. Ci sono studenti che affittano la propria stanza nel fine settimana e che così si pagano gli studi; ci sono donne anziane che concedono il loro appartamento e riescono ad arrivare così alla fine del mese». Lei ha mai affittato casa sua? No, mai. E ha mai usato il sistema online Airbnb? I miei figli e miei amici sì, io finora no. Ma ora procederò con dei test, come utente normale. La tipologia dei miei viaggi è meno rilassata di chi va a cercare un’esperienza. Però posso dire, ovviamente scherzando, che Airbnb l’ho inventato da sindaco di Roma. Cioè? Nel 1999, quando preparavamo il Giubileo, temevamo un possibile cartello degli albergatori. Avremmo avuto a Roma 70 milioni di presenze per il 2000: feci preparare una delibera stile Airbnb, che permetteva a ciascuna famiglia romana di ospitare una famiglia, fornendo prima colazione e igiene autocertificata, anche grazie ai 100 ispettori assunti per i controlli. La delibera fu accolta così bene che la Regione Lazio ne fece una legge. L’intuizione si arenò perché non c’erano ancora le piattaforme web. Ora la tecnologia può soccorrerci anche su altri capitoli. Esempio: Parigi ha 500 mila posti auto, di cui 350 mila dentro i condomini, che durante il giorno si svuotano. I posti auto, in orario di lavoro, potrebbero essere condivisi. Cosa l’ha spinta ad accettare questo lavoro? Airbnb invita all’accoglienza di persone molto diverse da te, e questo è molto educativo. L’altro aspetto positivo è la rimodulazione del turismo. Dall’Asia si affacciano nel mondo 900 milioni di nuovi viaggiatori, cifre che spaventano i sindaci. Si pensi al centro storico di Venezia: ha 40 mila abitanti e 40 milioni di persone che lo vogliono visitare. Il turismo-robot diventa insostenibile, mentre la tipologia del viaggiatore che sceglie la casa non va solo nei centri storici ma anche in altre parti della città. In Italia c’è un interesse enorme perché il turismo si diffonda sull’intero territorio nazionale, nei piccoli centri e nelle città d’arte minori. Però tanti operatori alberghieri si lamentano. Alcuni aspetti di regolazione debbono essere affrontati, senza creare concorrenza sleale nei confronti degli albergatori. Che però si lamentano meno di Airbnb e più del sistema illecito dei falsi bed&breakfast e degli hotel abusivi. (David Allegranti) DI FATTO L’HO INVENTATO IO PER IL GIUBILEO