Panorama

Se è la sinistra a non volere gli immigrati

Non c’è solo Capalbio. Da Genova a Fiumicino, passando per L’Aquila, sindaci e amministra­tori Pd si rifiutano di accogliere profughi e rifugiati. Ma quand’era la Lega a dire le stesse cose...

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Paese che vai, Capalbio che trovi. L’arrivo nelle città italiane di altri rifugiati sta suscitando in molti Comuni «rossi» le proteste di sindaci e cittadini, oltre ad agitare un Pd sempre più diviso sul tema dell’accoglienz­a ai migranti. Già perché ad alzare la voce contro l’arrivo dei richiedent­i asilo non è stato solamente il sindaco del noto Comune della Maremma, nonché feudo balneare della sinistra. Luigi Bellumori, primo cittadino di Casalbio eletto con il Partito democratic­o, teme che la nuova ondata di rifugiati, una cinquantin­a, indirizzat­i dalla prefettura di Grosseto, incida negativame­nte sull’appeal della cittadina-gioiello, tanto più se verranno accolti, come è emerso, in una struttura di lusso in zona Poggio del Leccio, a due passi dal borgo medievale. Polemiche (e barricate) ci sono state pure a Genova, all’Aquila, a Fiumicino, ad Alessandri­a e non solo. A Genova l’arrivo previsto per fine mese di circa 30 rifugiati in via XX settembre, una delle principali vie dello shopping del centro, proprio dove sorge il Mercato orientale, ha scatenato oltre alle proteste dei cittadini anche quelle del candidato alle Luigi Bellumori, primarie del Pd per le prossime sindaco amministra­tive Simone Regazzodi Capalbio ni. Che, senza esitare, ha criticato (a sinistra), ha definito l’arrivo nei giorni scorsi il sindaco Mardei migranti co Doria per come sta gestendo «una catastrofe l’emergenza migranti, dicendosi per l’appeal del Comune». contrario all’ospitalità nella via del commercio, a un passo da Palazzo Ducale e dal salotto buono della città. Stessa storia all’Aquila, dove ad agosto il sindaco Massimo Cialente (in coro con il capogruppo del Pd in consiglio

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