Panorama

«TROPPI I PROGETTI FATTI MALE»

RISPONDE LA REGIONE CALABRIA:

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«Il problema non è la mancanza di risorse, ma la difficoltà a spendere». Di fronte alla situazione di stallo che ha fotografat­o a San Marco Argentano, e di fronte alle proteste dei cittadini («La Regione boccia troppe domande di accesso ai fondi»), Panorama ha interpella­to Giuseppe Iiritano, dirigente della Regione Calabria responsabi­le della prevenzion­e del rischio sismico. «Quando nel 2012 siamo partiti con l’operazione sicurezza» dice «abbiamo ricevuto oltre 10 mila richieste di contributi. Tanto che su 24 milioni di fondi statali disponibil­i dal primo anno ( vedere la scheda sotto) la legge imponeva di dedicare il 20 per cento ai privati, ma noi abbiamo deciso di salire al 40 per cento. Dato però che i contributi sono a fondo perduto, la Regione ha posto limiti per evitare abusi: per esempio,ha escluso chi voleva usare i soldi per una pitturazio­ne o per sistemare il giardino». Il risultato? «Abbiamo dovuto cancellare tantissime richieste. Anche tra i lavori approvati, poi, quelli davvero eseguiti sono stati pochi, e ancora meno quelli che hanno ottenuto i fondi, perché questi vengono elargiti soltanto alla fine, dopo il collaudo dell’immobile». Così nell’ultimo bando chiuso nel 2014 le domande sono state 2.455 e la Regione, su 24 milioni messi a disposizio­ne, ha ridotto i fondi per i privati al 30 per Anno In totale Riservati a privati 7,245 9,474 7,106 4,737 cento. «Ma siamo sicuri che gran parte non verrà speso» dice Iiritano. «Dagli ultimi dati disponibil­i, su 2.455 domande presentate nel 2014 ne sono state approvate 479. In totale, sul bando 2014 abbiamo liquidato solo 314 mila euro per meno di 20 progetti». Altri 220 mila euro stanno per essere erogati sul bando 2013. Per i bandi dal 2014 in poi la Regione sta ancora valutando le domande. Il bando 2015 si chiude il 30 settembre, ma Iiritano dice che «a oggi sono pervenute solo 1.086 richieste e ne saranno ammesse circa 330, anche perché nel frattempo, vista l’inutilità di tenere i fondi bloccati per lavori che non vengono fatti, la Regione ha deciso di tornare a riservare il 20 per cento per i privati, e di usare il resto per gli immobili pubblici». Che cosa non ha funzionato? Iiritano lo dice chiaro: «All’inizio molti hanno tentato di ottenere i fondi senza un vero interesse a rendere antisismic­he le case; poi hanno capito che ci sono i controlli e si tirano indietro. Il vero problema però, è un altro: la norma prevede, per rendere antisismic­a un’abitazione, che si agisca sul corpo di fabbrica. Ma nei centri antichi le case sorgono una accanto all’altra, e il corpo di fabbrica è fatto da decine di edifici: impossibil­e mettere d’accordo i proprietar­i. Così, paradossal­mente, la legge è meno efficace dove più serve: nei centri storici». ( A. Cal.) Fondi erogati a privati Anno

I fondi, in milioni di euro, messi a disposizio­ne in Calabria per la sicurezza sismica, e i fondi effettivam­ente erogati a privati. Domande presentate Domande accettate

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