Il figlio perduto
La lettera scritta da Oriana Fallaci (sopra) è uno dei dattiloscritti del Fondo Fallaci, donato dal nipote Edoardo Perazzi, unico erede della grande scrittrice, al Consiglio regionale della Toscana. Nel documento Fallaci prende posizione sulla maternità «che è una scelta e non un dovere», sull’uso degli anticoncezionali. E confessa di avere perso un figlio.
Oggi, a distanza di mezzo secolo, riposto co con cura in una cartellina rosa, quel dattilos loscritto autografo che contiene una traccia de del lavoro per il settimanale, arriva a noi. Un do documento inedito che Panorama pubblica in es esclusiva e nel quale la Fallaci dichiara di non av avere mai usato anticoncezionali, ponendosi di fro fronte alla questione dell’aborto, così centrale ne nel dibattito politico di quegli anni, in maniera co complessa: «Uno dei più grandi dolori della mia vit vita» scrive «è stato perdere il bambino che io eie il mio compagno aspettavamo con orgoglio eae allegria. Ed oggi il dilemma di usare o non gli anticoncezionali si pone ancora meno per me in quanto il mio compagno è morto e non considero nemmeno l’eventualità di avere rapporti sessuali con qualcuno che lo sostituisca».
Ma c’è dell’altro. Da questo documento, che fa parte del Fondo Fallaci, donato al Consiglio regionale della Toscana dal nipote della