Panorama

Una start-up ha elaborato Yenetics, metodo che dal 2017 permetterà di individuar­e 100 malattie genetiche.

IL TEST PRENATALE È AFFIDABILE E NON INVASIVO

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Elettrica, sorridente, pronta a tutto. Chiara Saba insieme con Amit Kumar, fisico indiano, ha fondato Yenetics, start-up biomedica, con un obiettivo ambizioso: realizzare il miglior test non invasivo prenatale in grado di individuar­e 100 malattie genetiche, disponibil­e in soli sette giorni e con un’affidabili­tà del 99 per cento. Yenetics, nata lo scorso febbraio, ha già fatto incetta di premi. L’ultima vittoria, all’inizio dell’estate, all’edizione italiana di Start Tel Aviv 2016 grazie alla quale il progetto verrà presentato nell’hub israeliano di tecnologia davanti a una platea di possibili finanziato­ri: «La nostra forza» sottolinea Chiara Saba, formatasi alla Bocconi, esperta di economia «sono le due competenze, biotecnolo­gica e finanziari­a».

Produrre il prototipo costerà 350 mila euro. «Al momento lavoriamo al Crs4, centro di ricerca all’avanguardi­a» dice Amit Kumar «dove c’è il sequenziat­ore di Dna più potente in Italia». La sperimenta­zione è stata approvata: inizierà in autunno e si concluderà alla fine della primavera. Nel giugno del 2017 il prodotto sarà pronto. «Il test si realizza con un esame del sangue sia della madre che del padre» spiega Chiara Saba «e si potrebbe effettuare già tra la decima e la dodicesima settimana di gestazione. Quello che noi proponiamo è la nuova frontiera dei test prenatali».

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Chiara Saba, 33 anni, e Amit Kumar, 34, fondatori di Yenetics.

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