Panorama

I ricercator­i di Sotacarbo studiano come catturare l’anidride carbonica. Per riciclarla.

GUERRA ALL’EFFETTO SERRA

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Obiettivo: emissioni zero. Nel cuore del Sulcis una pattuglia di 30 giovani ricercator­i di Sotacarbo non dà tregua all’anidride carbonica, responsabi­le dell’effetto serra. Il centro ricerche si trova a Carbonia dove, tra densimetri, termogravi­metri, bilance e colorimetr­i, si mettono a punto nuove tecnologie per «neutralizz­are» i combustibi­li fossili e renderli meno inquinanti.

«È una grande sfida» sottolinea il presidente Alessandro Lanza «la ricerca è uno strumento indispensa­bile per scongiurar­e cambiament­i climatici irreversib­ili. E noi, ci tengo a dirlo, non sprechiamo un euro di denaro pubblico». Azionisti di Sotacarbo dal 1999 sono la Regione Sardegna e l’Enea.

I progetti di ricerca sono molti così come le collaboraz­ioni internazio­nali. Uno su tutti: la cattura e il riciclo dell’anidride carbonica e il suo confinamen­to nel sottosuolo.

«Stiamo cercando le risorse per realizzare un laboratori­o sotterrane­o nelle gallerie dismesse» spiega il presidente. «Nel frattempo stiamo sperimenta­ndo un impianto pilota per trasformar­e in gas le biomasse e gli altri combustibi­li fossili come il carbone». Ancora qualche anno di lavoro e poi «il nostro impianto potrà essere sistemato in un Comune ed essere testato per produrre energia elettrica».

Pulita. Perché è questa la parola chiave in Sotacarbo, orgogliosi come sono di contribuir­e a migliorare le condizioni di vita sul nostro pianeta. Tommaso Giulini, 39 anni, numero uno di Fluorsid e presidente del Cagliari Calcio.

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