Il festival verdiano diventa pop
Dal 23 settembre al 30 ottobre la rassegna esce dal Regio di Parma e invade tutta la città.
Dal 23 settembre al 30 ottobre, l’unico nome che troverete in ogni strada di Parma, in ogni piazza, nei negozi e perfino nelle case private è Giuseppe Verdi: il festival quest’anno è uscito dai confini del teatro Regio della città. L’estensione pop della manifestazione intitolata al cigno di Busseto, realizzata con la media-partnership di Panorama, si chiama Verdi Off e ha il suo cuore negli eventi organizzati da Teatro Regio, appunto, in collaborazione con 360°Creativity Events (e grazie al sostegno dell’associazione «Parma, io ci sto!» e del Comune), che trasformeranno ogni angolo della città in una sarabanda di performance.
Si comincia con le nuove tecnologie, ovvero lo spettacolo inaugurale Timeless (il 23 settembre), una video installazione del visual artist C999 sulla Messa da Requiem del Maestro; mentre il 30 settembre saranno proiettate immagini del monumento a Verdi, distrutto durante la Seconda guerra mondiale, sulle pareti del Palazzo della Pilotta.
Si prosegue con l’ospitalità. Le abitazioni dei parmigiani ospiteranno Recital in salotto: iniziativa con la quale alcuni cittadini metteranno a disposizione la propria casa per concerti degli studenti del Conservatorio. Le strade accoglieranno poi la rassegna Suonami, Alfredo!: tre pianoforti disseminati per la città pronti a farsi suonare da chiunque, mentre la curva dello Stadio Tardini darà vita al coro verdiano più grande del mondo con il Va’, pensiero.
Gran finale il 30 ottobre con il Premio Verdi Off a una delle 300 opere di ispirazione verdiana realizzate da artisti provenienti da tutta l’Europa e disseminate nelle gallerie e nei negozi della città. Programma su teatroregioparma.it. (Costanza Cavalli) che si svolgerà nel primo weekend di ottobre con la quarta edizione delle «Giornate dei musei ecclesiastici», tra aperture gratuite (o con biglietto ridotto) per le collezioni permanenti e diverse mostre temporanee. A rendere più stimolante le visite, l’Amei offre inoltre «Se scambio cambio», iniziativa con la quale le diverse realtà museali si impegnano in prestiti reciproci. La locandina del festival
a Parma dal 23 /9 al 30/10. Come quella del museo diocesano di Trento che offrirà al Muse, il museo delle scienze della stessa città, La creazione di Eva di Tullio Garbari. Il dipinto, realizzato dall’artista trentino nel 1929, sarà esposto nella sezione del Muse dedicata all’evoluzione, così da mettere in relazione la teoria dell’evoluzionismo con quella del creazionismo. Programma su www.amei.biz.