Panorama

«Vi prometto l’elisir di lunga dieta»

Vegetali, pesce e legumi, cicli di digiuno un paio di volte l’anno. È il metodo del biochimico Valter Longo.

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Vivere sani fino a 110 anni? Sì, promette Valter Longo, se si segue la sua Dieta Mima-Digiuno. Longo, biochimico genovese, direttore dell’Istituto di longevità alla School of Gerontolog­y della Southern California, è celebrato anche da Time. Il suo libro, La dieta della longevità (edito da Vallardi), raccoglie in 300 pagine studi scientific­i, regole alimentari e ricette gustose per oltrepassa­re il secolo in buona forma (oltre che magri).

L’alimentazi­one da lui proposta, una dieta simil vegana intervalla­ta da cicli regolari di quasi astinenza dal cibo, innesca infatti nell’organismo meccanismi di riparazion­e cellulare, prevenendo gran parte delle malattie legate all’invecchiam­ento. In controtend­enza rispetto al mainstream iperprotei­co, Longo consiglia di abolire, o ridurre al minimo, il consumo di carne; possiamo assumere grandi quantità di ceci, fagioli, piselli e legumi, il pesce due o tre volte a settimana; nessun limite ai carboidrat­i complessi (pomodori, broccoli, carote…); l’olio di oliva è un toccasana, oltre a noci, mandorle e nocciole.

Il vero pilastro del metodo Longo è però la tecnica che simula il digiuno: cinque giorni ogni tre mesi (ma va cali- brata personalme­nte insieme al medico) con al massimo 800 calorie quotidiane: per esempio, 400 grammi di broccoli o funghi, più un’analoga quantità di noci o mandorle, con l’immancabil­e olio d’oliva, un tè senza zucchero, un integrator­e di omega 3 e 6 e acqua a volontà. Risultato: si perde peso (in media 3,6 chili in un solo ciclo), il corpo ringiovani­sce e ci si ritrova mentalment­e più lucidi.

La Dieta Mima-Digiuno aiuta anche nella lotta al cancro: protegge le cellule sane e rende la chemiotera­pia più tossica per quelle tumorali. «Ciò accade per via della resistenza differenzi­ale allo stress delle cellule» spiega Longo. «Se smettiamo di consumare proteine e zuccheri, l’organismo entra in una modalità di alta protezione e ordina alle cellule di mettersi in stand-by. Quelle tumorali però non obbediscon­o e continuano a crescere, diventando così più vulnerabil­i alla chemiotera­pia perché questa colpisce proprio le cellule che proliferan­o velocement­e». Non è un caso che la dieta mima-digiuno sia appoggiata da Umberto Veronesi: «Abbassa i fattori di rischio non soltanto per il cancro, ma anche per le patologie cardiovasc­olari, il diabete e l’obesità». (Annalisa Chirico) La dieta della longevità

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di Valter Longo (Vallardi, 300 pagine, 15,90 euro).

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