«NON NASCONDO CHE MI PIACEREBBE CHE
re», «No Muos», oltre al no al referendum costituzionale che è sottointeso e quello alle olimpiadi che è stato ratificato. «Vi fermate ai No ma non contate i Sì. Non siamo solo di protesta ma sappiamo essere di proposta». Cominciamo. Abolireste lo statuto speciale? «Questo è un altro No ma solo perché lo Statuto è una carta interessante per operare scelte coraggiose». In realtà è stato il salvacondotto per praticare rapine, conservare benefici. «È stato lo scudo della peggiore politica ma può essere la via per essere isolani e non isolati». Non sono le stesse frasi di tutti gli autonomisti? «Voglio conservare lo Statuto perché la Sicilia ha problemi diversi rispetto alla Lombardia, ma voglio stracciare quella legge che equipara la nostra assemblea regionale al Senato, quello sì, un privilegio feudale, un ritardo democratico». Matteo Renzi però vi ha preceduto abolendo il Senato. «Ma noi possiamo fare meglio. Dimezzare il consiglio regionale da 90 a 50 consiglieri. E bisogna estirpare i vitalizi. In Sicilia il vitalizio è per sempre. Oggi spendiamo 17 milioni di euro ogni anno per sostenere figli, nipoti di ex onorevoli». Il taglio agli stipendi è una frase logora più del ponte che Renzi promette sullo Stretto. «In Sicilia si deve ancora tagliare. Oggi un consigliere regionale di altri partiti guadagna 7.100 euro netti. Noi 4.100 euro». Abbassare lo stipendio di 70 deputati è certamente più semplice che tagliare 28 mila forestali. Pensate davvero di salvare la Sicilia così? «È arrivato il momento di incentivare l’esodo». Dunque li licenzierete? «Bisogna pensare a una dieta. Rimarranno quelli necessari. La Sicilia ha 5 milioni di abitanti. 28 mila forestali non la fermeranno. Non possiamo più distribuire sussidi ma possiamo distribuire sussidiari per chi vuole fare piccola e media impresa». Come in parlamento anche in Sicilia il M5s promette l’estensione del reddito di cittadinanza. Quanti soldi servirebbero? «700 milioni di euro. Anche lo Svimez ha studiato la nostra proposta». Gli accademici studiano le stramberie per cercare di curare gli strambi. «Il reddito di cittadinanza sarà la prima cosa che realizzeremo se dovessimo prendere il potere». Ma non si sa dove prenderete il denaro. «Taglieremo le società partecipate, chiederemo allo Stato centrale di compartecipare. Disboscheremo gli enti che in Sicilia sono ancora una terra ignota». Il vostro reddito di cittadinanza non è alla fine il solito sussidio? «È un investimento e non una rendita. Lo riceverà solo chi accetterà di reinventarsi, chi si sottoporrà a veri corsi di formazione». Cancellecelleri ha guance avvampate pate e barba saturnina, ma a dice di praticare la calma. .
Con i giornalisti ha litigato pure lui ma, a differenza di Grillo, rivela a che dopo ha fatto amicizia.cizia. Nomi? «Uno è Gianni Riotta. Ci criticava aspramente mente ma adesso ci incoraggiaggia e ci cerca. Con Pietrangelo ngelo dimostrato talento e specificità. Uomini di fiducia non sconosciuti». Era a conoscenza di quanto è accaduto alle elezioni di Palermo del 2012? «Grillo lo ha definito, in un post, il dramma dell’ignoranza. Non sapevo nulla ma sono sicuro che se gli inquirenti dimostreranno responsabilità non esiteremo ad allontanare i responsabili». Non è responsabile pure lei di queste liste pataccate? «No, nella maniera più assoluta. Nel 2012 ero respo responsabile del meet up di Caltanissetta e non d di Palermo. Ogni meet up si gestisce in auton autonomia». L’unico autonomo del M5s, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, lo avete costre costretto ad andare via. «Sono tra chi pensa che P Pizzarotti abbia amministrato bene».
NelN M5s non si contano gli incroci tra parenti.paren Anche zurra
stan chius tomis sorrid sorell