GREY POWER
Dalla direttrice del Fmi Christine Lagarde a Daria Bignardi, passando per Benedetta Barzini e Cara Delenvigne, ecco alcune donne di grande successo che hanno deciso di non nascondere il colore grigio delle loro acconciature. miliardario Elon, fondatore di Tesla, a 68 anni è tornata protagonista delle passerelle parigine: «Chi lo immaginava alla mia età di trovare un lavoro migliore di quando ero giovane, grazie ai miei capelli argentati?».
Ma quando Daria Bignardi si è presentata sale e pepe, qualcuno si è chiesto: «Perché è pettinata come José Mourinho?». Sembra facile essere belle in grigio, ma non è così. La scrittrice Simonetta Agnello Hornby quando ha deciso di non tingersi più ha trasformato anche il suo stile: «Ho abolito i rosa e il celeste da fatina. Non indosso più cose d’oro, fanno vecchia. Ho cambiato anche gli arredi di casa. È stata una sfida».
Una sfida che non tutte possono osare, sostiene Roberto D’Antonio, celebre hair stylist della Capitale: «Soltanto se sei bella, elegante, curata puoi permetterteli. Sono per le cose estreme e il capello grigio mi piace solo se è radicale. Non deve essere un escamotage per non fare il colore». D’Antonio ha inventato la capigliatura bianca e cortissima dell’architetto Doriana Fuksas, di Maria Laura Rodotà e di Paola Concia, paladina dei diritti L Lgbt. «Ma Sabrina Ferilli e Valeria Golino n non le vorrei mai così, sono troppo sensual sensuali per perdere il colore. Il grigio è per don donne particolari, molto raffinate. Per tutte le altre dico: tingetevi i capelli fino a novantnova novant’anni». anni».
Alla fine dal parrucchiere si va ancora più di prima se si decide di virare verso la «grey zone», sostiene Silvana Annicchiarico, direttore della Triennale Design Museum di Milano: «È il colore del compromesso, della mediazione, del distacco, delle ceneri. Come diceva Ettore Sottsass ci disegniamo ogni mattina allo specchio, e anche il grigio è una costruzione. Mentre pensiamo di essere libere dalla schiavitù del colore, entriamo semplicemente in un’altra».
C’è chi invece non ha fatto una scelta. Paola Marella, conduttrice Sky, si è ritrovata bianca a 36 anni dopo la morte del padre. «Il mio parrucchiere ebbe l’idea vincente di non farmi alcun trattamento ed è stata la mia fortuna, in tv mi hanno identificato e riconosciuto. E poi mi piace essere un po’ Crudelia de Mon», racconta compiaciuta. Ma non è facile essere così serene e sicure di sé. Raimonda Lanza di Trabia, figlia del mitico principe siciliano a cui si ispirò Domenico Modugno per la canzone Vecchio frac, e scrittrice del romanzo Mi toccherà ballare (Feltrinelli), confessa: «Le mie amiche con una punta di acidità mi dicono: che coraggio hai a non tingerti. Fosse solo questo il c coraggio, rispondo io, ma so benissimo ch che non approvano la mia scelta e pe pensano che sembro solo più vecchia vecchia». La geniale e defunta Nora Ephron, scrittricescrittr e sceneggiatrice di film com come Harry ti presento Sally, tre mariti e incessantemente castana, scrisse:scri «C’è un motivo perchéperc le donne di 40, 50, 606 anni oggi sono dive diverse da quelle delle gene generazioni precedenti. E non è per il femmin minismo, ma perché si ting tingono i capelli».