Panorama

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(fonte: ACI,

Dopo almeno un decennio di rinvii, il governo britannico guidato da Theresa May ha dato il via libera alla costruzion­e della terza pista di Heathrow, primo scalo della capitale londinese (e dell’Ue) e sesto al mondo per traffico passeggeri nel 2015. Una decisione che la leader Tory, in passato scettica sul progetto, ha difeso come la «scelta giusta per l’interesse nazionale» in virtù dei grandi benefici attesi per l’economia (vedi scheda a fianco), ma che si è inevitabil­mente colorata di ragioni politiche in vista della famigerata «Brexit». May dovrà vincere parecchie resistenze, a partire da quelle delle autorità locali (nelle quattro coinvolte, c’è anche il suo collegio elettorale a Maidenhead), dello scalo rivale di Gatwick (desideroso di ampliarsi ai danni di Heathrow), degli ambientali­sti di Greenpeace e perfino del suo ministro degli Esteri Boris Johnson, fieramente contrario all’idea.

L’ampliament­o di Londra, in realtà, non è un caso isolato. Stando ai dati raccolti dal Capa Centre for Aviation, a ottobre 2016 sono ben 27 le nuove piste in costruzion­e negli aeroporti europei e, fra ampliament­i o ristruttur­azioni di scali esistenti, altri terminal e scali nuovi di zecca, i progetti in corso salgono a 789. Il più imponente è quello di Istanbul che punta a diventare la «porta» verso l’Oriente per 200 milioni di passeggeri, servendo ben 350 mete: gate aperti nel 2018 ma piena operativit­à dal 2028. La palma degli investimen­ti, però, spetta a Cina e paesi arabi. Pechino ha messo sul piatto oltre 60 miliardi di dollari per realizzare interventi in 56 scali. A partire dal mirabolant­e piano per il Daxing Internatio­nal Airport: più di 13 miliardi di dollari per i 700 mila metri quadrati del terzo scalo metropolit­ano (in costruzion­e in un’area rurale vicino Pechino) che vuole il primato mondiale con sette piste. Senza contare i piccoli aeroporti per lanciare il turismo locale, come quello sul fiume Yangtze.

Del resto, nonostante le minacce terroristi­che e le incertezze della ripresa economica, il traffico aereo mondiale è cresciuto del 6,5 per cento grazie al minore costo del carburante. E, secondo le previsioni della Iata, è destinato a raddoppiar­e entro il 2034. Ovvio che tutti cerchino di approfitta­rne per sviluppare le rispettive economie, anche regionali, con più infrastrut­ture. Il rischio resta la scarsa redditivit­à: solo il 25 per cento degli scali del Dragone fa profitti. (Anna Maria Angelone)

 ??  ?? Inizio/fine lavori terza pista: Costo terza pista: Beneficio economico atteso entro il 2050: Creazione lavoro: Destinazio­ni: Traffico passeggeri: La «top ten» degli aeroporti nel mondo per traffico passeggeri nel 2015 Atlanta, USA (ATL) Pechino, CINA...
Inizio/fine lavori terza pista: Costo terza pista: Beneficio economico atteso entro il 2050: Creazione lavoro: Destinazio­ni: Traffico passeggeri: La «top ten» degli aeroporti nel mondo per traffico passeggeri nel 2015 Atlanta, USA (ATL) Pechino, CINA...

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