Panorama

CHE COSA HANNO SCRITTO

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Più di un terzo dei francesi fuma, una delle quote più alte d’Europa. «E 90 mila persone muoiono ogni anno a causa del tabacco» scrive il quotidiano Le Parisien. Che ricorda come «in Australia, dove il pacchetto neutro esiste dal 2012, la quota dei fumatori è scesa dal 15 per cento del 2010 al 12,8». «Il pacchetto unico è brutto e l’abbiamo voluto apposta» ha precisato il ministro Touraine. «Le sigarette sono veleno. L’obiettivo è renderle meno attrattive». Per ora solo il 10 per cento delle confezioni è venduto in pacchetti neutri, indica l’agenzia France Presse, ma al primo gennaio saranno tutte sostituite. Patrick Halegoi, tabaccaio, si lamenta al Parisien del fatto che «mi capita di sbagliare: è difficile distinguer­e i diversi marchi».

Per la rivista di geopolitic­a Limes l’Unione Africana «ha dichiarato guerra all’Icc». La Bbc si chiede se sia in atto un «esodo africano dall’Icc» e la risposta è che il quadro è più complesso, con alcuni stati avversi al tribunale permanente e altri, come il Botswana o il Senegal, che hanno confermato il loro supporto. Il New York Times smonta le motivazion­i dei tre paesi africani e ricorda che «la Corte sta indagando sui crimini di guerra in Georgia e sui soldati inglesi accusati di torture in Iraq, e ha inviato un team in Israele per i crimini a Gaza»; e fa poi notare come la maggior parte dei giudici dell’Icc non siano bianchi. Il sudafrican­o Daily Maverick afferma che il paese fa un brusco passo verso l’isolamento dalla comunità internazio­nale.

«L’elezione è stata il risultato di intensi negoziati tra l’ex primo ministro Saad Hariri e Aoun. Ciò ha sbloccato la paralisi politica del Libano» scrive al Arabiya. «L’accordo Aoun-Hariri è un patto per il potere di entrambi i leader. Mentre l’alleato di Hezbollah, il presidente siriano Bashar Assad, non risparmier­à l’opportunit­à di ritrarre l’elezione di Aoun come una sua vittoria». L’Orient le Jour, quotidiano libanese, cita Hassan Nasrallah: «Abbiamo appoggiato Aoun, ma non intendiamo facilitare il governo Hariri. Hezbollah non si ritirerà dalla Siria finché non sarà riportata una vittoria totale». Una frase pesante, perché parte dell’accordo tra Hariri e Aoun si basa «sulla neutralità del Libano nella guerra in Siria». IL PARERE DI CHANTAL MELONI Docente di Diritto penale all’Università di Milano. IL PARERE DI MOURHAF JOUEJATI Direttore Middle East Studies Program, Washington University.

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