BASCIATORE IN LIBIA, L’EMAIL GATE: DI FRONTE ALLE AVVERSITA’ HILLARY HA DIMOSTRATO SEMPRE GRANDE TEMPRA
la commissione senatoriale ha individuato appunti stilati dall’avvocato Susan Thomases, legale della First Lady, che dimostrerebbero come avesse compilato numerose parcelle. I documenti riguarderebbero i rapporti tra Hillary Clinton e la Madison Guaranty, la finanziaria (poi finita in un crac di 60 milioni di dollari) che aveva fra i maggiori azionisti James McDougal, uno dei partner di Bill Clinton nella speculazione edilizia di Whitewater. Di fronte alle avversità Hillary ha dimostrato sempre una grande tempra, ha retto i tradimenti seriali del marito.
Il New York Times nel motivare il suo sostegno a Hillary, ha scritto: «Il nostro endorsement ha le sue radici nel rispetto per l’intelligenza della Clinton, per la sua esperienza, per la sua tenacia e il coraggio dimostrati in una carriera di quasi ininterrotto servizio pubblico». Sul «Daily Telegraph», invece, l’attuale ministro degli Esteri della Gran Bretagna, Boris Johnson, sempre caustico nelle sue definizioni, scrisse di Hillary: «Attenzione al suo sguardo blu inflessibile. Ha i capelli tinti, le labbra siliconate, sembra l’infermiera sadica di un ospedale psichiatrico». Per concludere, vale la pena prendere a prestito quello che ha scritto Jennifer Senior sul «Sunday Book Review» sotto il titolo Good Hillary, Bad Hillary: «Dopo anni di palcoscenico nazionale, Hillary Clinton è ancora un enigma, un edificio formidabile che sembra non avere nessuna porta, nonostante la si cerchi tante volte. Questa impenetrabilità genera una vasta gamma di sentimenti e non sapendo cosa c’è veramente dentro, gli elettori possono attribuirle sia cose buone sia cose pessime. E questa impenetrabilità spiega perché tanti giornalisti non possono smettere di scrivere di lei». Possiamo aggiungere quello che ha teorizzato Machiavelli: non sempre etica ed efficienza del potere vanno insieme. Lei ha certamente l’efficienza e la competenza, per il resto giudicherà la storia.