Panorama

La start-up Goodmornin­g paper rivoluzion­a le biostovigl­ie.

ANCHE IL PIATTO DIVENTA COMPOSTABI­LE

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Quest’anno alla Festa del tortellino di Valeggio sul Mincio hanno vinto in due. Il piccolo borgo a due passi dal lago di Garda, che ha fatto conoscere i suoi «nodi d’amore» a più di 21 mila golosi, e Goodmorgin­g paper, la start-up fondata da quattro giovani mantovani, che ha fornito piatti e posate biodegrada­bili compostabi­li per servire questa pasta all’uovo ripiena che la tradizione vuole risalga al Trecento. «Insieme alle stoviglie abbiamo fornito anche un tovagliolo di carta con le istruzioni per smaltire tutto correttame­nte nel bidone dell’umido e l’iniziativa è piaciuta moltissimo» racconta Erika Zambreri, che con la sorella Karin e i soci Cristian Pecori e Daniele Gaspari ha fondato Goodmornig paper, una micro azienda specializz­ata nel packaging sostenibil­e, perfetto per sagre, feste e cibo da asporto. «I clienti sono catering, locali e bar, punti di ristoro, gastronomi­e, caffetteri­e e i grandi eventi» continua Karin Zambreri «e la nostra marcia in più è la consegna veloce unita alla cultura del servizio personaliz­zato. Per ora, infatti, serviamo solo le province di Mantova, Verona, Brescia, Vicenza e Trento, ma stiamo anche partendo con l’ecommerce sul nostro sito».

I fornitori delle biostovigl­ie di Goodmornim­g paper attualment­e sono soprattutt­o all’estero, in Gran Bretagna, Spagna e Belgio, dove da anni si usano soltanto materiali biodegrada­bili. «Ma noi puntiamo a una produzione completame­nte italiana per fare insieme rete».

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Massimilia­no Bustaffa, 62 anni, dell’omonima azienda di floricoltu­ra.

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