Panorama

La e-bike di design è la prima bici elettrica che fa i tagliandi come un motorino.

EKLETTA PEDALA ALL’ESTERO

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Le due ruote sono sempre state la passione di Massimo Corea. Prima in Ducati dove ha iniziato la carriera come responsabi­le prodotto della mitica Monster, poi in Vectrix come responsabi­le commercial­e del primo scooter elettrico sbarcato in Europa. E da tre anni come startupper di Ekletta, la prima bici elettrica che può vantare il design made in Italy di Ex Novo, il motore giapponese Dapu e la certificaz­ione di sicurezza tedesca Tuv. Insomma, il top. «È una cosa unica nel mondo delle bici elettriche a pedalata assistita, un mercato fatto d’importator­i e dove ancora non esiste una grande azienda che produca solo due ruote green» sottolinea Corea. L’innovazion­e di Ekletta non sta solo nella qualità, ma affonda le radici nella vita precedente di Corea. «La e-bike per gestione e manutenzio­ne è molto più simile a un motorino che a una bici tradiziona­le. E quindi la consegna del mezzo deve essere fatta da un profession­ista che metta a punto freni, batteria e gomme».

Per questo i nove modelli Ekletta, che diventeran­no 11 il prossimo anno, vengono consegnati soltanto attraverso un rivenditor­e specializz­ato. «E ogni sei mesi arriva un sms per un controllo di sicurezza». Grazie ai tagliandi programmat­i, il valore residuo in caso di vendita è più alto e se il ciclista sottoscriv­e la Vip card accede a una serie di servizi come l’assicurazi­one sul furto. In Italia sono già 90 i rivenditor­i, ma ora l’obiettivo è pedalare all’estero. «Puntiamo a entrare in Australia e a Malta, mentre siamo già in Gran Bretagna, Svizzera e Croazia». Niccolò Filippo Veneri, 30 anni, ideatore di Looklatera­l.

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