È tempo di nuovi eroi. E possiamo essere noi
Alle elezioni americane hanno perso tutti, perché nessuno ha saputo proporre visioni e mondi migliori. Eppure questa epoca di cambiamenti profondi e di grandi disagi può essere l’inizio di una svolta collettiva. I suoi protagonisti saranno coloro che prod
La vittoria di Donald Trump non mi ha stupito, anzi… l’avevo anche pubblicamente prevista perché la consideravo la sola risposta logica, impersonale e collettiva, che si potesse dare a dei personaggi (e al mondo che essi rappresentano) da troppo tempo scollegati dalla realtà. Alle elezioni americane, al di là delle apparenze, temo che abbiano perso tutti, gli americani per primi, e vinto nessuno. Già dalla scelta di entrambi i candidati alle primarie non si è stati capaci di proporre programmi e volti (leggi «visioni» e «vite») che esprimessero, incarnandola, quella vera novità che il cambio di epoca sta invece portando con sé. C’è un cambiamento epocale in corso, e sembra che gli ultimi ad accorgersene siano coloro che il cambiamento dovrebbero invece usarlo per primi, orientandolo ai fini di quella «cosa pubblica» di cui dovrebbero prendersi cura se vogliono essere eletti.
Stiamo vivendo tempi complessi, con un disagio inevitabile. A mio avviso però, ed è ciò che ho cercato, tra le altre cose, di esprimere nel mio libro Il tempo dei nuovi eroi (Mondadori), si stanno manifestando in tutto il mondo fermenti nuovi. Di natura morale. Quello che ripeto da anni è che questo cambio di epoca imporrà l’amore quale solo e vero atto economico; atto che, come tale, andrà ricollocato al centro di tutte le dimensioni della vita, il vero processo economico supremo. C’è un enorme domanda inappagata di amore dal momento che ogni uomo desidera naturalmente amare, e c’è un’enorme offerta di amore, dato che tutti gli uomini desiderano natu- «OGNUNO DEVE PORSI L’OBIETTIVO DI FARE OGNI GIORNO QUALCOSA DI UTILE PER GLI ALTRI» LA RIFLESSIONE ralmente amare oltre che essere amati. Trasferire questo desiderio nei rapporti di ogni giorno, anche nell’ambito del lavoro e della politica, significa stare tutti molto meglio e capire che un vantaggio per sé è producibile solo producendo un vantaggio all’altro. Io lavoro in un’azienda che mi permette di studiare approfonditamente i fenomeni nei quali sta prendendo forma questo cambio epocale, e che mi consente di girare l’Italia e il mondo per rappresentarne una visione dove e quando vengo invitato a farlo.
Ho così avuto l’occasione di incontrare, in ambienti diversissimi fra loro, migliaia di persone di ogni estrazione sociale e culturale; e ho riscontrato ovunque queste stesse evidenze in atto. Non dobbiamo però negarci che non è sempre facile né immediato interpretare le metamorfosi che stiamo vivendo in questo momento storico. Per questo l’ho definito «Il tempo dei nuovi eroi». È un’epoca in cui ciascuno di noi deve porsi l’obiettivo di fare ogni giorno qualcosa di utile al prossimo; è il tempo in cui ognuno di noi deve accorgersi che la gratitudine è l’unico riconoscimento possibile da ricevere dal prossimo e da nutrire verso il prossimo, perché non possiamo più permetterci di perseguire il nostro interesse individuale senza tener conto dell’effetto prodotto al contempo sul contesto circostante. I nuovi eroi che guideranno la nuova epoca saranno uomini comuni che, a differenza dagli altri mortali loro simili, avranno in sé la scintilla del divino: valori e ideali di valenza assoluta; i soli necessari per costruire un futuro migliore per tutti, indipendentemente dal ruolo che occupiamo nel mondo.