Dieci anni di arte senza curve
Dai manifesti di strada al cyber punk: disegni, foto ed elaborazioni di No Curves in mostra a Milano.
Sembrano elaborazioni digitali, strane creazioni in bilico tra futurismo e pop art: sono invece disegni, opere realizzate artigianalmente con nastro adesivo, forbici e taglierini, da No Curves, quarantenne artista milanese che è uno tra i più importanti esponenti mondiali di «tape art». Dal 23 novembre 2016 al 13 gennaio 2017 molti suoi lavori, di una semplicità apparentemente disarmante e nello stesso tempo di grande impatto visivo, saranno in mostra a Milano presso Whitelight art gallery di via Lunigiana per She’s a lady: importante mostra monografica che segue l’evoluzione di un artista molto amato dal pubblico e conteso dai grandi brand che sempre più spesso gli com-
Alcune opere di No Curves in mostra dal 23 novembre al 13 gennaio 2017 presso la Whitelight art gallery di via Lunigiana, a Milano. missionano le proprie campagne pubblicitarie: sua è anche la copertina dell’ultimo album degli Skunk Anansie.
«Questa mostra» spiega No Curves «copre la mia produzione degli ultimi 10 anni, con una trentina di opere esposte. Ci sarà spazio sia per le testimonianze del mio primo periodo urbano, con i manifesti e l’arte di strada, sia per le opere di ispirazione cyber punk, con tanti disegni nuovi, donne dipinte alla maniera indiana, regine di Saba, Cenerentole cyber elaborate partendo da fotografie; insomma, un po’ di tutto».
Come nei primi tempi in cui «disegnava» con il nastro adesivo sui manifesti pubblicitari delle pensiline milanesi dei tram, nell’arte di No Curves è ancora vivissima l’influenza degli anni Ottanta e di tutto il bagaglio pop che i decenni dell’edonismo reaganiano si portavano dietro:«È impossibile per un artista non far riferimento a quel periodo» continua No Curves, pseudonimo scelto in virtù di un’avversione naturale per le curve nel disegno «perché gli anni Ottanta ancora oggi fanno scuola: erano anni in cui, per esempio, il cinema cercava di darti una visione del futuro. Blade Runner e Tron, film usciti nel 1982, ancora oggi rimangono dei capisaldi della mia ispirazione. Il cambiamento è iniziato lì».
E tra i pezzi in mostra, tra strisce di scotch coloratissimo, pensate come tessere di mosaico in bilico tra astrazioni, sovrapposizioni e trasparenze, questa ispirazione è ben evidente: basta guardare, per esempio, a una Charlize Theron ritratta ai tempi di una delle prime campagne pubblicitarie realizzate per J’Adore, che nell’elaborazione con nastro adesivo di No Curves diventa Dart Vader. Eccessiva provocazione? No, solo arte: modernissima, futuribile, ottimista. E soprattutto, senza curve.
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