Dall’Alaska a Bologna con la signora del parka
Che un’azienda italiana ne conquisti una americana è già una notizia. Ma se la «preda» è Woolrich, il più antico produttore d’abbigliamento outdoor degli Stati Uniti, e il «cacciatore» è il suo distributore europeo, la bolognese W.P. Lavori in corso, allora l’operazione diventa da manuale. In concreto, dal matrimonio italo-americano è nata Woolrich international, sede legale a Londra, uffici operativi a New York, Pennsylvania, Bologna e Milano, crescita del 12 per cento l’anno da qui al 2020, con 266 milioni di euro di fatturato a regime e 60 punti vendita nel mondo, numeri che apriranno le porte della Borsa.
Al vertice Cristina Calori, numero uno di W.P. Lavori in corso, che guiderà la nuova organizzazione come presidente. Proprio lei nel 1984, diploma di liceo artistico in tasca e tanta voglia di scoprire marchi d’abbigliamento di nicchia, portò in Italia l’allora sconosciuto Arctic parka, il pezzo più iconico del gruppo americano, realizzato nel 1972 per proteggere dal freddo glaciale i lavoratori del gasdotto dell’Alaska. Da noi è stato amore a prima vista per il giaccone con il cappuccio bordato di pelliccia, al punto che nel 1998 Calori e il suo team - il direttore creativo Andrea Canè e l’attuale amministratore delegato Paolo Corinaldesi - decidono di acquisire la licenza di design, produzione e distribuzione per il brand e di lanciare la prima collezione d’abbigliamento John Rich & Bros per uomo, donna e bambino in Italia, Europa e poi anche in America, Giappone e Corea.
Ma per Cristina Calori i lavori sono sempre in corso. Dopo aver portato nei WP store il giubbino Baracuta, quello indossato da Steve McQueen, il giaccone Barbour caro alla regina Elisabetta e l’indistruttibile scarponcino australiano Blundstone, la signora Woolrich ha debuttato nell’hotellerie con WP resort. E le sorprese non sono finite.