Far circolare le informazioni
Le materie oggi studiate sui banchi non preparano i ragazzi al futuro. Secondo una ricerca inviata a dalla Singularity University della Silicon Valley, oltre a storia e geografia bisogna imparare comunicazione, creatività, collaborazione e pensiero critic
Il 65 per cento dei bambini che ha iniziato la scuola quest’anno, quando entrerà nel mondo del lavoro troverà mestieri che oggi non esistono e nemmeno possiamo immaginare». È il futuro che attende i nostri figli secondo la Singularity University, fabbrica di geni e startup situata nel cuore della Silicon Valley in California, fondata nel 2008 dagli scienziati e futuristi Ray Kurzweil e Peter Diamandis.
La colpa di questo scossone al mondo scolastico è da attribuire «all’accelerazione tecnologica senza precedenti che sta vivendo l’umanità» spiega la ricerca Vision for education realizzata dall’ateneo americano e inviata a Panorama. La scuola, come la intendiamo oggi, non è in grado di preparare i giovani a essere cittadini e lavoratori del futuro.
La ricerca descrive, nel dettaglio, quello che sarà il nostro destino nei prossimi vent’anni. « Genetica, nanotecnologia, robotica e soprattutto intelligenza artificiale avranno una crescita esponenziale e la civiltà è destinata a evolversi di conseguenza». Per gli scienziati del «singolare» ateneo, non si tratta di uno scenario apocalittico, ma di un mondo migliore. Purché ci si sappia adattare in anticipo.
La ricerca indica le materie che sopravviveranno alla riforma dell’insegnamento (dettata dalle macchine intelligenti e dell’elettronica). Alla Singularity University l’hanno chiamata «la scuola delle 4 C»: comunicazione, collaborazione, creatività e pensiero critico. Competenze che andranno insegnate quanto matematica, storia e geografia, affinché gli studenti la qualità più importante secondo la Singularity University. Bisogna essere social, specialmente al lavoro. Essere veloci e senza compartimenti stagni. La comunicazione è fondamentale per il lavoro di squadra e il pensiero critico. Le idee devono circolare utilizzando ogni mezzo. E non soltanto tramite email e messaggi digitali: molto importante è la comunicazione a voce.