Patologie del colon-retto, quando l’approccio è mini-invasivo
Lachirurgia del colon-retto si può avvalere oggi di strumenti vantaggiosi, in grado di migliorare la qualità di vita del paziente e ridurre i costi socio-sanitari associati all’intervento chirurgico: si tratta dell’approccio mini- invasivo che rappresenta una valida alternativa rispetto alle altre tecniche chirurgiche previste per il trattamento di patologie benigne e maligne del colon-retto. Ad affermarlo è il Prof. Pierpaolo Sileri, medico chirurgo, professore aggregato, specialista in chirurgia dell’apparato digerente ed endoscopia digestiva, direttore del Master di chirurgia laparoscopica del colon-retto al Policlinico Ospedaliero Universitario Tor Vergata di Roma. Prof. Sileri può illustrarci i vantaggi delle tecniche di chirurgia mini-invasiva? Numerosi studi hanno dimostrato la completa fattibilità e sicurezza delle procedure mini-invasive, sia per il trattamento delle patologie maligne che di quelle benigne colorettali (diverticoli, polipi, prolasso rettale). L’esperienza dei chirurghi e la disponibilità di strumentazioni all’avanguardia consentono oggi di eseguire procedure avanzate attraverso incisioni di pochi millimetri; in alcuni casi, l’intervento può essere addirittura eseguito attraverso orifizi naturali senza necessità dei tagli visti in passato. Trattasi quindi di metodiche più “gentili” rispetto alla chirurgia “open”, che migliorano la prognosi per il paziente: minor dolore post-operatorio, riduzione dei traumi ai tessuti e una ripresa più rapida, ad esempio, delle funzioni intestinali. Caratteristiche che, oltre a garantire una breve degenza e un rapido recupero da parte del paziente, permettono un significativo risparmio economico a vantaggio delle strutture ospedaliere. Per quali tipi di pazienti è particolarmente utile ricorrere alla chirurgia? La chirurgia mini-invasiva trova forse la migliore applicazione in caso di pazienti che più di tutti rischiano interventi multipli a causa di una patologia complessa come l’endometriosi o le malattie croniche intestinali. Si tratta il più delle volte di pazienti molto giovani, che hanno purtroppo già subito diversi interventi, che meritano di mantenere l’integrità del proprio corpo e che spesso desiderano gravidanze. Lo stesso può dirsi per i tumori: interventi ben condotti con poche complicanze e veloce recupero consentono di poter avviare il paziente prima ad eventuali trattamenti chemioterapici successivi. Tra le strutture cliniche tecnologicamente all’avanguardia spicca l’Unità operativa complessa di chirurgia generale del Policlinico Universitario di Tor Vergata, dove il prof. Pierpaolo Sileri esercita da anni la sua attività. Un importante punto di riferimento nazionale ed internazionale per le patologie colorettali, dove innovazione tecnologica, ricerca e formazione sono continuamente al servizio della salute dei pazienti.