Malagiustizia, chi risarcirà gli assolti?
Compensare le spese di coloro che, in un processo, sono risultati innocenti. Da un’inchiesta di Panorama è nata una proposta di legge, che ora rischia di venir boicottata.
Qualcuno sta cercando di sabotare il progetto di legge per il diritto al risarcimento delle spese legali per gli imputati assolti con formula piena. Presentato alla commissione Giustizia del Senato da Gabriele Albertini, di Alleanza popolare, il progetto nasce dalla copertina di Panorama del 4 febbraio 2016. Partendo da numerosi casi di cronaca, con imputati assolti «per non avere commesso il fatto o perché il fatto non sussiste», ma costretti comunque a pagare parcelle salate,
Panorama aveva scoperto che 30 Paesi europei compensano in tutto o in parte le spese d’avvocato pagate da chi è stato processato senza motivo. In Italia non è così. Sul suo progetto per il «risarcimento dell’ingiusta imputazione», Albertini aveva ottenuto la firma di 194 senatori: per gli assolti con formula piena prevedeva il rimborso delle spese d’avvocato e che lo Stato potesse rivalersi sul pubblico ministero «nel caso di dolo o di colpa grave». È stato forse questo particolare a far sì che il centrosinistra facesse di tutto per depotenziarla. La prima mossa è stata l’unificazione della proposta Albertini con quella di Maurizio Buccarella (M5s), che proponeva la deducibilità fiscale delle spese legali, ma non oltre 5 mila euro. Un testo unificato stabilisce ora che si possa chiedere la detrazione al massimo di 10.500 euro in tre anni. La maggioranza, che prevede di stanziare 12 milioni nel 2016 e 25 dal 2017, obietta che una copertura finanziaria più ampia sia impossibile. Per capire meglio quanto davvero potrebbe costare la norma, il senatore Giacomo Caliendo di Forza Italia, che in commissione è il relatore della legge, sta cercando dati certi sul numero delle assoluzioni piene negli ultimi anni. Poi si passerà al voto. Albertini annuncia battaglia: «Presenterò un emendamento che alzi almeno a 100 mila euro la detrazione fiscale e preveda il rimborso totale per gli incapienti».