Ecco i ministri del governo 5 stelle
Entro novembre il movimento presenterà la squadra per affiancare il premier in pectore Luigi Di Maio. I nomi? Le prossime celebrazioni in memoria di Gianroberto Casaleggio forniranno utili indicazioni...
La dead-line è fissata per l’autunno 2017, in conntemporanea con la prossima edizione di «Italia a 5 Stelle», l’annuale festa nazionale celebrata a da Beppe Grillo e Davide Casaleggio, ovvero o dai due «padroni» del movimento. Per allo- ra gli iscritti avranno scelto sulla piattaforma a Rousseau i candidati al Parlamento, il premierr e la squadra di governo da proporre al Paese. Dettoo che il suddetto duo scremerà dalle liste per le Politichee deputati e senatori in carica di cui non si fidano, ribaadito che a correre per Palazzo Chigi (salvo sorprese) ) sarà Luigi Di Maio, resta da individuare la lista dei ei potenziali ministri che potrebbero comporre l’esecuutivo pentastellato.
Le voci dentro l’M5s descrivono Grillo e Casaleggio concentratissimi sulla individuazione delle giuste figure, per evitare di farsi trovare eventualmente impreparati nel momento della verità. A differenza di quanto è accaduto a Roma, dove Virginia Raggi impiegò mesi prima di completare la giunta, adesso lo scouting è già buon punto. Pochi dubbi persistono sugli eletti pentastellati meritevoli di un ministero: Alessandro Di Battista, Roberto Fico e Manlio Di Stefano sono in cima alla lista. E il resto dell’ipotetico governo? Indizi pesanti sui suoi componenti arrivano dal convegno «Sum. Capire il futuro», convocato ad Ivrea per l’8 aprile per celebrare la memoria di Gianroberto Casaleggio, padre di Davide e figura mitica del M5s. Sarà presente molta parte della intellighenzia non ostile ai 5 Stelle, accademici, manager, pubblici ministeri e giornalisti che guardano con simpatia (spesso, non sempre) alla evoluzione pentastellata. Tra gli iscritti
a parlare, alcuni sembrano già certi di un posto nel possibile esecutivo-Di Maio. È il caso, per cominciare, di Carlo Freccero, membro del Cda della Rai. O di Ermanno Leo, oncologo di fama. Oppure, ancora, di Andrea Boraschi di Greenpeace. Parteciperà anche Sebastiano Ardita, magistrato antimafia, procuratore aggiunto a Messina e autore, con Piercamillo Davigo, del libro Giustizialisti. Ma come guardasigilli, più che ad Ardita, il duo Grillo-Casaleggio guarda proprio a Davigo, cioè a uno dei simboli di Mani pulite.
Più controverse risultano invece le posizioni di Aldo Giannuli (storico), Domenico De Masi (sociologo) e di Paolo Magri (direttore dell’Istituto per gli studi di politica internazionale). Giannuli è un pentastellato
della prima ora che però non ha mancato di far sentire qualche sua critica al movimento.
De Masi, invece, è il classico caso di «elastico politico» : con i 5 Stelle si annusa da tempo; tuttavia, e improvvisamente, gli capita di prenderne le distanze. Quanto a Magri, malgrado sia stimatissimo da Davide Casaleggio, ha un peccato originale, almeno per gli occhi dei «duri e puri» del movimento: l’incarico di segretario del gruppo italiano della Trilateral commission, così osteggiata in passato dai pentastellati. Ma forse il problema è già superato: oggi i 5 Stelle sono altro dalle origini. Come dimostra la lista dei potenziali ministri.